ROMANIA: Liberi tutti. Il Parlamento depenalizza la corruzione politica

di Valentina Pop (trad. Davide Denti)

Il parlamento rumeno giovedi 10 dicembre ha esonerato alti politici e avvocati dal reato di corruzione, in una mossa che contraddice gli accordi con l’UE.

Gli emendamenti, votati senza discussione parlamentare, stabiliscono che il presidente della repubblica, senatori, e deputati, così come gli avvocati, non siano più da considerarsi “funzionari pubblici.” Ciò a sua volta significa che non possono più essere chiamati a rispondere per abuso d’ufficio, corruzione, conflitti di interesse e altri reati simili. Coloro che sono già stati condannati potrebbero tornare liberi se la legge entrerà in vigore.

Siccome molti ministri sono anche parlamentari e avvocati, la nuova immunità si estende ai membri del governo. Nel frattempo, sindaci e altri funzionari locali non sarebbero più ritenuti responsabili per i conflitti di interesse.

Il presidente romeno Traian Basescu, che deve ancora controfirmare la legge perchè sia emanata, ha promesso martedì di rinviarla al Parlamento. Ma può farlo solo una volta e il parlamento non è obbligato a prendere le sue obiezioni in considerazione. “Li ringrazio per aver pensato a me, ma io non ne ho bisogno“, ha scherzato Basescu in riferimento all’immunità, che si applica anche alla sua funzione. “Questo cambiamento significa 10 anni di regresso“, ha aggiunto in una conferenza stampa a Bucarest.

Secondo l’ufficio del procuratore romeno anticorruzione (DNA), 28 membri del parlamento rumeno sono stati condannati o sono attualmente sotto processo per corruzione. Inoltre, oltre 100 sindaci e vice-sindaci sono sotto processo per appalti pubblici affidati a parenti e amici o per simili abusi.

“Questa modifica legislativa pone legislazione rumena in flagrante contraddizione con gli accordi internazionali che la Romania ha ratificato nel 2002 e nel 2004, rispettivamente: la Convenzione penale sulla corruzione del Consiglio d’Europa e la Convenzione delle Nazioni Unite sulla corruzione,” l’ufficio anticorruzione ha affermato in un comunicato stampa. Entrambe le convenzioni internazionali richiedono agli Stati di dare una definizione estensiva dei funzionari pubblici e di riferirsi esplicitamente alla corruzione dei parlamentari.

Le nuove immunità significano anche che la Romania “non soddisfa più i criteri di cooperazione giudiziaria internazionale e non sarà più in grado di dare esecuzione alle richieste di assistenza giudiziaria quando si tratta di questo tipo di persone”, ha aggiunto il DNA .

Anche l’organismo di autogoverno del paese per giudici e pubblici ministeri (CSM) – che non erano stati consultati sulle modifiche legislative – ha criticato il disegno di legge. Il CSM romeno ha sostenuto che la proposta di legge avrebbe “sostanzialmente esonerato” il presidente e i legislatori da ogni responsabilità penale.

Non è la prima volta che i legislatori rumeni usano le leggi nel tentativo di proteggersi dalle indagini. In estate l’anno scorso, modifiche volte a limitare i poteri della Corte Costituzionale erano state motivate dalla lotta inter-istituzionale tra il presidente di centro-destra e il primo ministro di centro-sinistra. La battaglia si concluse con un referendum che non riuscì a mettere in stato d’accusa il presidente.

La Romania, così come la vicina Bulgaria, è ancora in uno speciale meccanismo di controllo da parte della Commissione Europea, che valuta i progressi in termini di rispetto dello Stato di diritto, la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata.

Fonte: EUobserver. Foto: steve_lynx, Flickr

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Un commento

  1. Basescu e un buon presidente,peccato che finire suo posto fra quattro messe.Lui cerca a fare di tutto per non essere corruzione,ma sono tanti corruti,non ce facile.Per questa Romania e povera,stipendio per un bravo lavoratore e di 250 euro al messe,manggiarea,altre cose costa di piu come in Italia. Marito oppure moglie deve partire l’estero per lavorare,non ce posibble di avere una vita decente, se stai lavorando in Romania.

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