di Mareike Trull (trad. Daniela Piazzalunga)
Che cosa sei: tedesco o turco? Un cambiamento fondamentale nelle politiche di integrazione della Germania potrebbe rendere presto possibile rispondere: entrambe le cose.
Finora, i “nuovi europei” [i] nati in Germania, con entrambi i genitori turchi, dovevano decidere quale nazionalità volessero possedere, quella tedesca o quella turca. Avere una doppia cittadinanza non era possibile. Hans-Peter Friedrich, membro dell’Unione Cristiano-Sociale in Baviera (CSU), e ministro degli interni della Germania, ha affermato che un doppio passaporto potrebbe minacciare l’identità tedesca e che una persona dovrebbe “guadagnare” la cittadinanza tedesca.
Non è un segreto che si riferisca in particolare ai nuovi europei con origini turche: “Se diamo a milioni di persone una doppia cittadinanza, che loro trasmetteranno [ai propri figli], avremo una costante minoranza turca in Germania.” (Berliner Zeitung, 12 novembre 2013). A partire dalle riforme del precedente governo dei Socialdemocratici e dei Verdi nel 2000, i figli degli immigrati possono tenere entrambe le cittadinanze, ma tra i 18 e i 23 anni devono decidere per una delle due.
Tuttavia l’obbligo di scelta non si applica a tutti gli immigrati, ma solo per coloro che provengono da alcuni paesi, tra cui la Turchia, la Serbia e la Bosnia-Erzegovina. Alle persone che provengono dall’Unione europea, per esempio, in genere è consentito avere la doppia cittadinanza.
Durante i colloqui per formare una grande coalizione, i Socialdemocratici (SPD) hanno fatto dell’attuazione della doppia cittadinanza una richiesta chiave per formare un governo con il centro-destra (CDU/CSU) della Merkel.
Ed è un’ottima notizia che la SPD abbia trionfato nell’imporre la propria richiesta, soprattutto per i molti nuovi europei che vivono in Germania. In tempi di cambi demografici in Europa, molti paesi hanno bisogno di attrarre più immigrazione, e la doppia cittadinanza è un fattore importante.
Sarà un segnale forte il fatto che possedere la doppia cittadinanza non escluda dall’essere cittadino tedesco o europeo. Poiché proprio questa combinazione delle nostre diverse culture crea e rafforza la nostra società europea, basata sui valori della diversità, della tolleranza e dell’apertura.
[i] Il termine è stato coniato dalla Commissione Europea. Si riferisce alle “persone che vivono in UE, ma hanno legami con più paesi rispetto a solo quello dove vivono (che sia un altro Stato membro UE, un paese europeo non-EU, o un paese non europeo).”
(cfr. http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_346_sum_en.pdf)