Prodi: Europa e Russia hanno bisogno l'una dell'altra

“Le politiche europee nei confronti della Russia non sono state buone in questi anni”. Lo ha detto Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli intervenendo alla giornata inaugurale del II Forum Eurasiatico a Verona.

“La Russia ha un tasso di crescita reale nel medio periodo tra il 3 e il 4 per cento. Anche l’Europa è in crescita e sta uscendo dalla crisi, sebbene non tutti i Paesi stiano mantenendo il medesimo trend positivo”, ha osservato Prodi. Nei rapporti economici con la Russia, – ha continuato l’ex presidente della Commissione europea, – l’UE sta mantenendo una divisione interna: da un lato Germania e Italia hanno adottato un atteggiamento favorevole, dall’altro Gran Bretagna, paesi scandinavi e baltici sono andati in direzione opposta”, ha osservato.

“Questo – ha proseguito Prodi – ha dato un messaggio sbagliato alla Russia: Putin si è tutelato mettendo in atto un piano di riserva con l’Unione doganale con Bielorussia e Kazakhstan. Credo però, – ha aggiunto l’ex premier italiano, – che questa non sia un’alternativa sufficiente per la Russia. Nonostante il cambiamento della Bielorussia e i progressi del Kazakhstan, i due Paesi non hanno un mercato omogeneo, esso manca anche della tecnologia che potrebbe offrire l’Europa. Allo stesso tempo, l’Ue viene spinta dagli Stati Uniti a siglare l’accordo commerciale transatlantico che porterà ad avere l’area di libero scambio più grande del mondo”.

Romano Prodi ha concluso il suo intervento sottolineando che l’Europa ha bisogno della Russia e la Russia dell’Europa: “In questo senso l’Ucraina – ha detto Romano Prodi – esclusa dall’Unione doganale, deve essere considerata un ponte e non un elemento di tensione. Durante il mio governo mi sono opposto alla volontà di Bush di inglobarla nella Nato pensando fosse necessaria la presenza di Stati cuscinetto. Oggi è diverso. Un’adesione dell’Ucraina non deve essere considerata in funzione anti-Russia, ma come un ponte di congiungimento che renda uniformi le due realtà economiche rendendo le reciproche strutture compatibili così da poter superare insieme l’attuale momento di crisi”.

Foto: European Parliament, Flickr

Chi è Giovanni Bensi

Nato a Piacenza nel 1938, giornalista, ha studiato lingua e letteratura russa all'Università "Ca' Foscari" di Venezia e all'Università "Lomonosov" di Mosca. Dal 1964 è redattore del quotidiano "L'Italia" e collaboratore di diverse pubblicazioni. Dal 1972 è redattore e poi commentatore capo della redazione in lingua russa della radio americana "Radio Free Europe/Radio Liberty" prima a Monaco di Baviera e poi a Praga. Dal 1991 è corrispondente per la Russia e la CSI del quotidiano "Avvenire" di Milano. Collabora con il quotidiano russo "Nezavisimaja gazeta”. Autore di: "Le religioni dell’Azerbaigian”, "Allah contro Gorbaciov”, "L’Afghanistan in lotta”, "La Cecenia e la polveriera del Caucaso”. E' un esperto di questioni religiose, soprattutto dell'Islam nei territori dell'ex URSS.

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Un commento

  1. PRODI ha rovinato l’Italia, ha rovinato l’EUROPA! La smetta dunque di dire cazzate!

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