GRECIA: Arrestato il leader di Alba Dorata. "Sono un'organizzazione criminale"

Nikos Mihaloliakos, il leader del partito di estrema destra greco Alba Dorata, è stato arrestato insieme al portavoce Ilias Kassidiaris e ad altri tre deputati, con l’accusa di essere a capo di un’organizzazione criminale. I procedimenti penali aperti per i cinque riguardano i reati ipotizzati di «partecipazione ad organizzazione criminale» e per Nikos Mihaloliakos «direzione» di questa organizzazione. Alba Dorata, pur essendo un partito che siede in parlamento, diventa una “organizzazione criminale”: un giro di vite dovuto anche all’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, ucciso il 17 settembre scorso per mano del militante neo-nazista Georgos Roupakias.

I cinque rimarranno in cella fino a quando compariranno davanti al giudice. La procura, infatti, ha cinque giorni di tempo per presentare le accuse ai due giudici istruttori incaricati del caso. Oltre agli arresti la polizia greca ha spiegato che sono stati emessi 35 mandati di cattura nei confronti di deputati e esponenti della formazione ultranazionalista. Alcuni di loro sono ricercati.

Il deputato Christos Pappas, “numero due” del partito, si è spontaneamente costituito oggi alla polizia, arrivando al commissariato centrale di Atene a bordo di un taxi. “Non ci spezzeranno! Viva Alba Dorata!”, ha gridato Pappas prima di entrare nel commissariato alzando le braccia in direzione di un gruppo di sostenitori che erano lì ad attenderlo, gesto che alcuni hanno interpretato come un saluto nazista.

L’arresto dei dirigenti di Alba Dorata mostra chiaramente la volontà da parte del governo e della magistratura di smascherare le attività illegali del partito di estrema destra, che avrebbe agito come un’organizzazione criminale piuttosto che come una forza politica, promuovendo aggressioni e pestaggi fino all’omicidio del rapper Fyssas. A questo punto, con il partito di fatto decapitato, il futuro di Alba Dorata sembra compromesso anche se non è facile prevedere l’effetto che l’operazione avrà sugli elettori e se Alba Dorata uscirà indebolita oppure rafforzata da questa prova.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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Un commento

  1. Squallidi fanatici diventeranno martiri della causa con un effetto trascinante.

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