Un gruppo di otto deltaplanisti slovacchi sono stati arrestati in Iran per sospetto spionaggio, un’accusa che nella repubblica islamica potrebbe anche portare alla pena di morte. Gli Slovacchi sono stati accusati dalle autorità del Paese di avere usato i loro deltaplani per spiare installazioni della difesa iraniana. Secondo il Ministero degli Esteri iraniano avrebbero adottato comportamenti impropri e utilizzato dispositivi non convenzionali. Pur essendo la notizia stata diffusa a fine giugno, l’arresto risalirebbe a un mese fa, nei pressi della città iraniana di Isfahan, dove si trovano impianti per la lavorazione e arricchimento dell’uranio. Gli slovacchi sarebbero stati fermati dopo che avrebbero scattato fotografie delle strutture dall’alto.
Appena avuta conferma dell’arresto da parte delle autorità iraniane è entrato in azione il comitato di crisi del Ministero degli Esteri slovacco per affrontare la situazione e informare i parenti sulla condizione dei detenuti slovacchi. Mercoledì 3 luglio il Ministro slovacco degli Esteri Miroslav Lajcak ha incontrato a Bratislava l’ambasciatore iraniano Hassan Tajik, che risiede a Vienna, e lo ha esortato ad un approccio costruttivo nella vicenda, iniziando con l’aiutare il console slovacco a Teheran ad entrare in contatto immediato con gli slovacchi arrestati. Lajcak ha sottolineato nell’occasione che già pochi mesi fa i colloqui tra le istituzioni dei due paesi avevano risolto in breve tempo la controversia di un altro slovacco accusato di spionaggio e detenuto nelle carceri della capitale iraniana, Matej Valuch. A febbraio 2013 Matej Valuch fu arrestato per sospetto spionaggio a favore della CIA americana. Valuch è stato detenuto per 40 giorni in isolamento prima di essere rilasciato in seguito all’interessamento delle autorità slovacche.
A margine del tema principale, i due funzionari hanno discusso anche delle aree di cooperazione che hanno un potenziale finora inutilizzato nelle relazioni bilaterali tra Slovacchia e Iran. Ancora ieri 8 luglio il Segretario di Stato slovacco agli Esteri Peter Burian ha incontrato l’ambasciatore iraniano per risolvere il caso degli otto deltaplanisti. (Buongiorno Slovacchia)
(Foto: aldoaldoz/flickr.com)
Mah…o sono scemi o sono spie…e penso che la prima sia la più giusta 🙂