di Anela Petrova (trad. Davide Denti)
Con le forti piogge di primavera, i livelli dei fiumi in Macedonia hanno raggiunto quote eccezionali. La situazione è particolarmente allarmante nel centro di Skopje. Diversi edifici del progetto “Skopje 2014”, ancora in costruzione, hanno i sotterranei sott’acqua, ciò che ne indebolisce le fondamenta e mette a repentaglio la loro stabilità nel medio e lungo periodo.
“Il livello delle acque sotterranee non è mai stato più alto negli ultimi venti anni. La mancanza di piezometri non permette di monitorare con estrema precisione la situazione “, avverte un rapporto dell’Istituto di Costruzioni Makedonija. Diversi studi dimostrano che il livello delle acque sotterranee è aumentato da due a tre metri nella regione di Skopje.
“Il problema è che, in aree urbane densamente popolate, i piezometri sono state distrutte durante i cantieri mentre prima erano dappertutto. Oggi, non ce ne sono più che in periferia del centro di Skopje “, dice Josif Milevski del Servizio Idrometeorologico.
Vlatko Ilijovski, direttore del dipartimento di geotecnica dell’Istituto di Costruzioni Makedonija dice che il livello delle acque sotterranee è salito tre metri nella zona del ponte di pietra e della Piazza Macedonia, da cui gli allagamenti degli scantinati del futuro edificio della Corte costituzionale.
“Se l’impermeabilizzazione non è perfetta, l’acqua penetra nelle fondazioni, situate sotto il livello dell’acqua. E’ solo una questione di tempo. Inizia così la loro erosione, che nel peggiore dei casi si conclude con una frana e crollo dell’edificio “, spiega Milorad Jovanovski, Preside della Facoltà di Edilizia a Skopje.
Articolo originale da Dnevnik, via Courrier des Balkans