Il governatore, noto come “liberale”, della regione di Kirov (Vjatka), Nikita Belykh, chiamato a testimoniare al processo al blogger dell’opposizione e suo ex consulente, Aleksej Nalvalny, ha difeso l’imputato, sostenendo di non credere che abbia potuto arrecare danni economici alla regione. L’accusa per Navalnyj – da un mese sotto processo al tribunale distrettuale Leninskij di Kirov (900 km da Mosca) – è di appropriazione indebita per una somma pari a 400.000 euro in una compravendita di legname, a danno della società pubblica Kirovles. All’epoca dei fatti contestati, nel 2009, l’avvocato e blogger era consulente “volontario” di Belykh alla regione. Coimputato col blogger anti-Putin anche l’imprenditore Pjotr Ofitserov, direttore della società di legname “Vjatka” con cui si era svolto l’affare.
Leader carismatico del movimento d’opposizione extra parlamentare e con aspirazione al Cremlino, se giudicato colpevole Navalnyj rischia fino a 10 anni di carcere, e come minimo l’interdizione dai pubblici uffici. L’oppositore ha sempre negato le accuse e ha definito il processo una “vendetta politica” voluta dal Cremlino. “In base alle informazioni in mio possesso, non ho basi per credere che sia stato arrecato danno al bilancio regionale”, ha dichiarato Belykh, rispondendo al legale della difesa, Olga Mikhajlova. “Allo stesso tempo, so che il Comitato investigativo ritiene che il danno sia avvenuto”, ha aggiunto. Nell’udienza di oggi, anche Nalvanyj – che di professione è avvocato – ha fatto diverse domande a Belykh perché spiegasse nei dettagli quale fosse il suo ruolo da consulente all’epoca. Il governatore – nominato nel 2008 dall’allora presidente Dimitrij Medvedev – ha confermato di aver dato al consulente, che lavorava gratuitamente, il permesso di studiare una strategia per migliorare le vendite della Kirovles che versava in condizioni economiche “pietose”. La testimonianza di Belykh arriva dopo che la scorsa settimana il suo vice, Serghei Shcherchkov, ha detto davanti ai giudici che Navalnyj aveva un ruolo che non gli permetteva di controllare le attività della Kirovles.