UCRAINA: Quale destino per l'accordo di associazione e libero scambio con l'Ue

Nel mese di febbraio, l’UE ha chiesto al presidente ucraino Yanukovych una serie di riforme politiche ed economiche entro maggio per consentire la firma dell’accordo bilaterale d’associazione e libero scambio nel mese di novembre. Le riforme politiche necessarie includono un sistema elettorale affidabile e con un accesso equilibrato ai media; l’annullamento delle condanne per motivi politici, e la riforma della giustizia e della polizia. L’UE ha ripetutamente messo in chiaro al Presidente Yanukovych che l’ex primo ministro Yulia Tymoshenko è tra i prigionieri che devono essere liberati.

L’Ucraina ha fatto poco per soddisfare le richieste dell’Unione europea per la riforma politica. Il presidente Yanukovich ha principalmente graziato alcuni di quelli incarcerati sulla base di convinzioni di matrice politica. Egli non ha certamente fatto nulla che potesse seriamente interferire con il suo obiettivo principale di accumulare più potere al fine di vincere le prossime elezioni presidenziali nel 2015, nonostante la sua crescente impopolarità. Yanukovich ha rifiutato di rilasciare Yulia Tymoshenko, che quasi lo ha battuto alle ultime elezioni presidenziali. Dovesse liberare Tymoshenko e seriamente perseguire riforme democratiche, Yanukovich potrebbe mettere il suo stesso potere in pericolo.

Se l’UE manterrà la sua posizione su Yulia Tymoshenko, la mancanza di associazione e di libero scambio potrebbe privarla di un mezzo di influenza sul comportamento del presidente Yanukovych. Le paure dell’UE, inoltre, sono che senza l’accordo, Yanukovich può finalmente considerarsi costretto dalla pressione economica russa ad aderire all’Unione doganale eurasiatica  e quindi all’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) Questi due accordi darebbero alla Russia una voce forte sull’economia, le finanze, la politica estera e di difesa dei suoi membri, compreso il diritto di intervenire militarmente. L’Ucraina potrebbe essere ridotta allo status di satellite.

Una possibilità per l’UE potrebbe essere quella di cooperare in determinati settori, anche senza l’accordo. Un trattato sull’esenzione dal visto per gli ucraini nell’UE è probabile. Una maggiore cooperazione in materia di energia potrebbe aiutare l’Ucraina a resistere al tentativo russo di utilizzare il prezzo del suo gas per costringere l’Ucraina a aderire all’Unione doganale. L’UE sta valutando di procedere con il libero scambio, anche senza associazione.

Vi è, tuttavia, la possibilità che il presidente Yanukovich non sia più suscettibile alla pressione esterna che in passato. L’UE potrebbe correre il rischio che il sostegno all’indipendenza ucraina contribuisca a consolidare una dittatura a Kiev.

*Derek Fraser è Senior Research Associate presso il Centre for Global Studies della University of Victoria, Canada. Il suo lavoro concerne il processo di democratizzazione in Ucraina (Eucanet.org)

Foto: Flickr

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Un commento

  1. L’Ucraina non produce nulla che sia esportabile sui mercati UE, che se ne fa di un accordo di libero scambio ? Serve solo all’esportazione delle merci europee (che comunque pochi ucraini possono permettersi). Ormai nei paesi est-europei la UE esercita sempre meno attrazione. Ucraini e moldavi sono interessati soltanto a vendersi al miglior offerente, e in questo momento l’Europa ha poco da offrire. Questo pirla canadese al solito straparla come tutti gli “esperti” di oltreoceano, la Timoshenko è il passato, libera o in galera ormai è politicamente finita. Se non basta, l’esenzione dal visto per gli ucraini è già stata categoricamente esclusa dai vertici comunitari, l’UE vuole solo prendere ma senza dare niente.

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