CIPRO: La Russia difende i "suoi" conti correnti

La tassa sui depositi bancari ciprioti imposta dalla Ue e dal Fmi in cambio di un piano di salvataggio da 10 miliardi di euro potrebbe incidere negativamente sulla decisione della Russia di estendere, alleggerendone le condizioni, il credito di 2,5 miliardi di euro concesso a Cipro nel 2011: e’ il monito del ministro delle finanze russo Anton Siluanov, che ha criticato oggi l’iniziativa presa dall’Eurogruppo “senza consultare la Russia”, che detiene anche la presidenza di turno del G20.

Avevamo un’intesa con i nostri colleghi dell’Eurogruppo che avremmo coordinato le nostre azioni. Il nostro ruolo era quello di un possibile alleggerimento delle condizioni per ripagare il prestito concesso in precedenza”, ha spiegato Siluanov. “È capitato che la decisione dell’Eurogruppo per imporre una tassa sui depositi bancari sia stata presa senza consultare la Russia, quindi esamineremo ulteriormente la questione della nostra partecipazione in merito ai termini della ristrutturazione del precedente prestito”, ha proseguito.

“La possibile tassazione dei depositi bancari a Cipro sembra una confisca dei soldi altrui”: lo ha detto il premier russo Dmitri Medvedev a margine di un cda della banca Veb. “Non so chi è l’autore di questa idea ma tutto evoca una confisca”, ha aggiunto, definendo la decisione come “abbastanza strana e discutibile” e sostenendo che la Russia deve trarne le dovute conclusioni apportando correzioni alla sua posizione.

Il ministro delle finanze di Cipro Michalis Sarris è atteso mercoledì a Mosca, secondo alcune fonti del ministero russo delle finanze. Cipro è il principale “paradiso fiscale” per gli oligarchi russi ma anche una delle principali destinazioni degli investimenti bancari russi. Secondo gli esperti, si tratta di almeno 20 miliardi di dollari, cui si aggiungono – nel 2012 – i circa 12 miliardi di dollari delle banche russe, 3 miliardi in piu’ rispetto al 2011.

Foto: Leonid Mamchenkov / Flickr

Chi è Giovanni Bensi

Nato a Piacenza nel 1938, giornalista, ha studiato lingua e letteratura russa all'Università "Ca' Foscari" di Venezia e all'Università "Lomonosov" di Mosca. Dal 1964 è redattore del quotidiano "L'Italia" e collaboratore di diverse pubblicazioni. Dal 1972 è redattore e poi commentatore capo della redazione in lingua russa della radio americana "Radio Free Europe/Radio Liberty" prima a Monaco di Baviera e poi a Praga. Dal 1991 è corrispondente per la Russia e la CSI del quotidiano "Avvenire" di Milano. Collabora con il quotidiano russo "Nezavisimaja gazeta”. Autore di: "Le religioni dell’Azerbaigian”, "Allah contro Gorbaciov”, "L’Afghanistan in lotta”, "La Cecenia e la polveriera del Caucaso”. E' un esperto di questioni religiose, soprattutto dell'Islam nei territori dell'ex URSS.

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