Europa Plus, che debutterà alle prossime Elezioni Europee, è formato da esponenti del Partito socialdemocratico SLD, dai radicali del Movimento di Palikot, e da altre formazioni del campo riformista tra cui il Partito delle Donne e i Democratici della tradizione di Geremek e Mazowiecki
Un nuovo centrosinistra in grado di dare risposte alle sfide della modernità e rappresentare l’orientamento di milioni di elettori polacchi. Nella giornata di venerdì, 22 Febbraio, in Polonia è nata Europa Plus: piattaforma politica finalizzata alla costituzione di una lista unica delle forze del centrosinistra polacco alle prossime Elezioni Europee.
Regista dell’operazione è l’ex-Presidente polacco, Aleksander Kwasniewski, che oltre ad avere guidato il Paese per due mandati dal 1995 al 2005 – è stato lui a detronizzare dalla guida dello Stato per una manciata di voti il Leader della transizione democratica della Polonia e del sindacato autonomo Solidarnosc, Lech Walesa – è stato uno dei massimi esponenti del SLD: il Partito socialdemocratico polacco.
A coadiuvare l’operazione di Kwasniewski è stato anche Marek Siwiec, Europarlamentare SLD confluito nel Movimento di Palikot -RP- una forza di orientamento radicale il cui Leader, Janusz Palikot, è la terza personalità di spicco del progetto Europa Plus.
Come riportato da Kwasniewski, Europa Plus è un progetto nato dal bisogno di colmare un vacuum politico nello scenario del centrosinistra polacco, per lo più in un momento di crisi economica su scala globale. L’ex-Presidente ha inoltre sottolineato come la lista unica del centrosinistra si rivolge anche e sopratutto a quegli elettori polacchi riformisti che, ad oggi, non intendono votare per SLD o per il Movimento di Palikot.
Oltre che socialdemocratici e radicali, Europa Plus intende allargarsi anche ad altre realtà politiche del centrosinistra polacco, come l’Unione del Lavoro, l’Unione della Sinistra, la Fazione Democratica, il Partito delle Donne e, sopratutto, il Partito Democratico. I Democratici sono gli eredi della tradizione cristiano-democratica riformista rappresentata dal dissidente di Solidarnosc, Bronislaw Geremek -scomparso nel 2009- e dal primo Premier della Polonia democratica, Tadeusz Mazowiecki.
L’establishment SLD contrario
Nonostante la coesione del progetto, a porre un no a Europa Plus è stata proprio la direzione del SLD, il cui Segretario Generale, Krzysztof Gawkowski, ha definito l’operazione come liberal-imprenditoriale, ed ha dichiarato che il suo Partito non intende tradire la fiducia e la militanza di milioni socialdemocratici polacchi.
A dare adito alle obiezioni di Gawkowski sono le voci della vicinanza al progetto di Jan Kulczyk: imprenditore del settore energetico di fama mondiale, Leader del colosso Kulczyk Investments, con sede a Varsavia, Londra, Dubai e Kyiv.
Malgrado la contrarietà dell’establishment SLD, a prendere parte attiva nella costruzione di Europa Plus sarà il Vice Segretario dei socialdemocratici, Ryszard Kalisz, incaricato di coordinare le trattative con i Partiti invitati a confluire nella lista comune.
Alternativi al centro, opposti alla destra
Per Europa Plus la sfida appare difficile anche per quanto riguarda la competizione esterna. Il trio Kwasniewski-Siwiec-Palikot dovrà infatti costruire un’alternativa credibile alla Piattaforma Civica -PO: forza partitica cristiano-democratica, guidata dal Premier, Donald Tusk, rappresentata anche dal Presidente polacco, Bronislaw Komorowski, e dal Ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski.
La Piattaforma Civica è forte di quasi il 40% del consenso dei polacchi, di sei anni di buon Governo, e di un indiscusso credito in campo europeo dovuta alla membership nel Partito Popolare Europeo e alla politica fortemente europeista impressa dai Governi Tusk dal 2007.
Se la competizione con la Piattaforma Civica resta un’incognita, di sicuro Europa Plus ha le carte in regola per controbilanciare lo schieramento conservatore, composto dai Partiti Diritto e Giustizia -PiS: guidato dall’ex-Premier Jaroslaw Kaczynski– e Polonia Solidale -SP: coordinato dal giovane Parlamentare Zbigniew Ziobro.
Caratterizzata da una vena di spiccato populismo, con sfumature nazionaliste e a tratti anche antisemite, la destra polacca è ancora ben radicata sopratutto nelle campagne e nelle regioni dell’est del Paese.