Jadranka Kosor ha ottenuto la sua prima grande vittoria da quando è alla testa del governo croato, dopo aver preso il potere nel luglio 2009, data delle dimissioni di Ivo Sanader. La signora Kosor è riuscita a spegnere il conflitto che da mesi contrapponneva il suo Paese alla Slovenia, quello relativo all’accesso alle acque del Golfo di Pirano. Da un lato Zagabria ha accettato di riconoscere come le azioni finora intraprese in quell’area “non hanno valore, poiché non rispettano la frontiera comune”. Dall’altra Lubiana si è impegnata a non fare più ostruzionismo alle negoziazioni per l’adesione della Croazia all’Unione Europea, di cui la SLovenia è membro dal 2004.
Zagabria e Lubiana si sono accordati secondo le direttive di Olli Rehn, commissario europeo per l’Allargamento. La Signora Kosor è riuscita a sbloccare la situazione i due soli mesi: in primo luogo, quando ha preso le redini del governo era ormai chiaro che la linea dura aveva portato all’impasse. Il braccio di ferro infatti non ha dato grandi risultati, anzi la Croazia si è vista slittare la data d’ingresso UE al 2012. In secondo luogo la Slovenia era decisa a cedere alle pressioni di Bruxelles. L’allargamento dell’Unione fino a Zagabria non dovrebbe avere ora altri ostacoli.