KOSOVO: contro il patto di polizia euro-serbo

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Il premier kosovaro, Hashim Thaci, ha annullato una visita a Bruxelles il cui tema principale in agenda era la prospettata firma di un accordo di polizia fra la missione europea Eulex e la Serbia, un accordo destinato a rafforzare la collaborazione nella lotta comune alla criminalità organizzata, al traffico di droga e alla corruzione. Un accordo fortemente osteggiato dalla dirigenza di Pristina. Un atteggiamento che sembra rispondere a diversi ordini di motivazioni.

Il Kosovo non può certo apprezzare un’alleanza euro-serba poiché proprio la Serbia si rifiuta di riconoscere la sovranità kosovara, ritenendo il kosovo una sua provincia. Non bisogna dimenticare però che proprio i principali membri Ue, al soldo dell’alleato americano e dell’alleanza atlantica, hanno combattuto per la “liberazione” del Kosovo bombardando Belgrado.
Che il Kosovo sia ad oggi la più corrotta realtà politica dei Balcani, una terra senza legge dove tra Nato e mafia locale sussistono rapporti di mutuo soccorso, è cosa ormai piuttosto nota. Un segreto di Pulcinella che può forse spiegare i motivi dell’opposizione di Pristina alla forza di polizia euro-serba. Criminalità organizzata, traffico di droga e armi, corruzione politica, sono i tre vettori dell’economia kosovara.

La firma del protocollo d’intesa e’ prevista nelle prossime settimane.

Sul Kosovo, protettorato delle mafie, leggere il DOSSIER: a un anno dall’indipendenza, la verità sul Kosovo.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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