di Gabriele Merlini
Stavolta (non è l’unica, per altro) gli slovacchi sono stati più rapidi dei cechi: il governo a Bratislava c’è già mentre a Praga toccherà aspettare ancora un po’. Inghippi di nomine e qualche meccanismo bloccato; faccende che possono succedere, sia chiaro. Tuttavia lodevole il pragmatismo del nuovo Primo Ministro slovacco Signora Radičová, e importanti le parole di Karel Schwarzenberg, futuro (presente e passato) responsabile degli esteri ceco in trasferta, primo ospite del neonato esecutivo di centrodestra formato dall’unione dei cristiano-democratici del SDKÚ con Sloboda a Solidarita (Sas, i liberali) e Kresťanskodemokratické hnutie, più il Most-Híd della minoranza ungherese.
Schwarzenberg e Radičová si sono incontrati venerdì; la signora di azzurro vestita, il principe con usuale papillon, occhialini ciondolanti nonché -nota per gli osservatori più attenti- un taglio di capelli decisamente corto e adeguatissimo all’afa locale.
Apprezzamenti di Schwarzenberg sul fatto che sia una donna il nuovo capo del governo slovacco contrapposti alla considerazione -abbastanza chiara, si suppone- che invece il nuovo Primo Ministro ceco Nečas sia ancora una volta un maschietto, come da tradizione. «Sarebbe bello avere anche a Praga un premier donna ma toccherebbe riunire i nostri Paesi» ha dichiarato Schwarzenberg scherzosamente tuttavia giocherellando (ne era consapevole, ovvio) con un materiale piuttosto delicato. Quindi l’incontro con il corrispettivo slovacco Mikuláš Dzurinda -ex Primo Ministro attualmente agli esteri– nel quale è spuntato una seconda volta il tema della decisa colorazione rosa dell’esecutivo a Bratislava: sul piatto della bilancia, per pareggiare, stavolta Schwarzenberg ha ricordato a tutti come, per lo meno, in Repubblica Ceca il Presidente della Camera dei Deputati sia una Presidentessa (Miroslava Němcová dell’ODS, mentre i vice sono Vlasta Parkanová di TOP 09 e Kateřina Klasnová del Věci Veřejné).
Esaurito il dibattito sulla incidenza femminile nei rispettivi governi, altri argomenti sono stati trattati in un clima -spiegano le note e descrivono le fotografie- di infinita cordialità, a sottolineare quanto il cammino intrapreso di rapporti distesi ceco-slovacchi stia continuando senza troppi guai. Schwarzenberg ha elogiato gli atteggiamenti tenuti dalla Slovacchia durante la crisi economica e la rapidità nel processo di riforme, sicuramente più agevole a Bratislava rispetto che a Praga, e le prime azioni di governo. Un esordio ufficiale di Schwarzenberg in Slovacchia al quale tuttavia non seguirà una prima trasferta fuori-sede della Radičová a Praga: il nuovo Primo Ministro slovacco è infatti atteso oggi a Bruxelles per parlare dei problemi -in fase calante ma certo non scomparsi- della zona-Euro, cui Bratislava fa parte al contrario di Praga.
Nota essenziale casomai qualcuno amasse particolarmente questo tipo di visite tra vicini di casa: si sappia che per rivedere un politico ceco in Slovacchia non toccherà attendere molto visto che il Primo Ministro Nečas è atteso a Bratislava il diciannove luglio; all’incontro con la Radičová seguirà una trasferta insieme a Budapest nella quale verrà nominata la Slovacchia presidente di turno del Gruppo di Visegrád, alleanza centroeuropea che unisce Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia, con lo scopo di favorire una efficace cooperazione internazionale tra questi stati in molteplici campi, dalla educazione alla scienza passando (soprattutto) per l’economia. Cerimonia e dibattiti conseguenti degni di notevole interesse visto quanto, al suddetto buon rapporto tra cechi e slovacchi, ne corrisponda uno ben più turbolento tra slovacchi e ungheresi.
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