RUSSIA: Scudo spaziale, parliamone

di Matteo Zola

La Russia ha espresso “sconcerto” per una dichiarazione del segretario di Stato Usa Hillary Clinton secondo la quale la Russia non avrebbe mostrato volontà a discutere dello scudo di difesa antimissilistica con gli Stati Uniti e la Nato. Lo scrive oggi l’agenzia di stampa Interfax, che riporta le dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri Andrei Nesterenko.

“Si è sconcertati alle accuse di Hillary Clinton che la Russia non sarebbe pronta al dialogo sulle questioni della difesa antimissilistica con gli Usa o la Nato. Stiamo negoziando su questi temi sia su base bilaterale con i nostri partner americani e polacchi sia nel forma del Consiglio Russia-Nato”, ha detto Nesterenko in un comunicato pubblicato sul sito internet del ministero.

“A luglio dello scorso anno – ha continuato – i presidenti della Russia e degli Stati uniti hanno approvato chiare linee guida per tali attività: prima fare un’analisi congiunta dei pericoli missilistici e poi concordare raccomandazioni per possibili reazioni con l’uso prioritari di metodi politici e diplomatici”. Solo se tali metodi dovessero dimostrarsi inefficaci, “gli stati interessati potrebbero prendere misure congiunte tecnico-militari”.

Nesterenko ha detto che apparentemente “la parte americana ha adottato una differente interpretazione dell’accordo presidenziale e ha deciso di andare immediatamente al terzo stadio, sulla base di una propria decisione e non di una decisione congiunta, e ha iniziato a far installare elementi della sua difesa missilistica. I nostri partner americani non ci sanno spiegare perché questo stia accadendo”.

La Russia è “convinta che oggi non esistano minacce missilistiche in Europa tali da rendere necessario il dispiegamento di un sistema di difesa missilistica vicino ai confini russi e che non vi siano minacce simili prevedibili in futuro”.

Fonte: Apicom

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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