Un’esplosione si e’ verificata stamani su un gasdotto russo in Transdniestr, regione secessionista della Moldova, interrompendo le forniture di gas russo verso i Balcani. Lo rivela la compagnia che gestisce il gasdotto in Transdniestr, la Tiraspoltransgaz, mentre la compagnia bulgara, la Bulgargaz, afferma che in Bulgaria il gas russo continua ad affluire per altre vie.
L’esplosione è avvenuta alle 05.35 locali (le 04.35 italiane) lungo il gasdotto a qualche chilometro da Tiraspol, l’autodichiarata capitale del Transdniestr. Le forniture di gas russo verso i Balcani sono state sospese, almeno secondo la compagnia moldava. La russa Gazprom per il momento non conferma e per ora è stato escluso si tratti di un atto terroristico.
La Bulgargaz, per bocca dell’amministratore delegato, Dimitar Godov, ha detto che malgrado l’esplosione il gas russo continua ad affluire attraverso gasdotti alternativi, e non risultano diminuiti né la pressione né i quantitativi. Il gasdotto trasporta 3 miliardi di metri cubi l’anno di gas verso la Bulgaria, circa 4,5 miliardi di mc alla Romania e una parte della fornitura per la Turchia.
ANSA Balcani