Wildberries

L’incredibile epopea di Wildberries, l’Amazon russo

L’epopea travagliata di Wildberries, il colosso russo dell’e-commerce, è forse giunta al termine. Tra sparatorie, tribunali, un divorzio, faide e presunte minacce, gli ultimi due anni del più grande rivenditore online russo – ora diventato RWB dopo la fusione con un’azienda pubblicitaria, il gruppo Russ – sono stati parecchio movimentati.

Cos’è Wildberries?

Fondata nel 2004 da Tatyana Bakalchuk e dal marito Vladislav Bakalchuk, rispettivamente un’insegnante e un imprenditore del settore tecnologico, Wildberries è passata in pochi anni dall’essere un semplice rivenditore di abbigliamento femminile all’essere una delle aziende più ricche e importanti del paese. A fare la fortuna dei coniugi Bakalchuk è stata la scelta di adottare un modello di vendita online molto simile a quello di Amazon, non fermandosi al commercio dei prodotti, ma ampliando i servizi offerti dall’azienda in diversi campi.

L’aumento di introiti durante gli anni della pandemia da Covid-19 ha infine contribuito a consacrare Tatyana Bakalchuk come donna più ricca dell’intero paese, con un patrimonio stimato (nel 2021, da Forbes) di 14 miliardi di dollari.

Come sottolineato dalla testata The Bell in una lunga inchiesta del 2020, le zone d’ombra sono molte, e riguardano sia la parte economica dell’azienda, che agisce con modalità quasi monopolistiche, sia i legami con la politica e con il Cremlino – motivo per cui Wildberries è finita sotto sanzioni da parte ucraina e polacca.

L’unione con Russ Group

A stravolgere la crescita pacifica di Wildberries – oltre ad un grosso incendio che ha distrutto un enorme magazzino vicino a S. Pietroburgo – è stata la decisione di unirsi con Russ, un’azienda pubblicitaria che si occupa, tra le altre cose, delle campagne promozionali sulle metropolitane di Mosca e S. Pietroburgo, sui treni e in molti aeroporti. Secondo quanto stipulato nell’accordo, le quote della nuova società, RWB, sono state suddivise lasciando a Wildberries il 65%, mentre a Russ è toccato il restante 35%.

La decisione di fondere le due aziende ha un obiettivo preciso: assicurarsi un “tetto” (krysha, in russo, per usare la stessa terminologia degli anni Novanta) che possa dissuadere altri imprenditori e centri di potere dalla volontà di entrare in conflitto con la nuova entità. Sacrificando un poco della propria indipendenza e mettendosi sotto l’ala del Cremlino, Wildberries e Russ si assicurano lo status di protégé.

Più specificamente, le alte sfere della politica russa si sono dette interessate alla possibilità che RWB sviluppi un sistema bancario parallelo allo SWIFT, il circuito che permette molte delle transazioni internazionali da cui la Russia è stata esclusa nel 2022.

Non è un caso quindi che delle trattative per l’unione delle due aziende abbiano fatto parte (indirettamente, è chiaro) anche il capo gabinetto dell’Ufficio Esecutivo Presidenziale, Anton Vajno, e Sulejman Kerimov, senatore daghestano, entrambi molto vicini a Putin.

Vladislav Bakalchuk, Kadyrov e una sparatoria a pochi passi dal Cremlino

A dichiararsi da subito contrario alla fusione è stato Vladislav Bakalchuk, ex marito di Tatyana. Lo scorso anno, infatti, i due si sono separati e la fondatrice di Wildberries ha deciso di prendere il suo cognome da nubile, Kim. Il procedimento di divorzio è andato di pari passo con quello della creazione di RWB, che Vladislav Bakalchuk ha dichiarato “predatorio”. Secondo l’imprenditore, nonostante Russ sia un’azienda importante, il suo peso economico non rappresenta la percentuale del 35% ora in possesso del gruppo. L’accordo sarebbe quindi avvenuto ai danni di Wildberries, e Kim sarebbe stata raggirata.

La tesi di Bakalchuk ha trovato un sostenitore inaspettato: il capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov. Dichiaratosi “un amico di lunga data” del cofondatore di Wildberries, Kadyrov ha esplicitamente condannato l’accordo, frutto di un complotto di “noti personaggi del Caucaso”, che poi ha definito “diavoli”. Infine, ha dichiarato che alcuni “suoi uomini” si sarebbero “presi cura della questione”.

Quella che sembrava una minaccia, per quanto esplicita – e Kadyrov non è nuovo a questo tipo di uscite – si è concretizzata in una vera e propria spedizione: il 18 settembre 2024 Bakalchuk, alla testa di un gruppo di uomini di origine cecena (tra cui molti lottatori di pugilato e arti marziali miste), ha tentato di irrompere negli uffici di Wildberries al Romanov Dvor Business Center di Mosca, a 600 metri in linea d’area dal Cremlino. Ne è seguita una sparatoria che ha coinvolto gli uomini di Bakalchuk e il servizio di sicurezza di Wildberries. Due persone sono rimaste uccise.

Epilogo

Il processo riguardante la sparatoria deve ancora essere celebrato. Intanto, il 17 aprile 2025, un tribunale ha deciso in merito alla spartizione delle azioni di Wildberries, consegnando a Kim anche la quota di Bakalchuk, rendendola così proprietaria del 100% delle azioni.

L’intera vicenda, oltre a raccontare i turbolenti eventi che hanno interessato un gigante dell’economia russa, mostra in modo plastico – come nota la testata Riddle – che i mezzi violenti, le gang e le lotte sanguinose intorno ai centri economici non si sono esaurite con i “travagliati” anni Novanta (come vengono definiti oggi). Già dai primi anni della sua presidenza, Putin ha costruito una narrazione politica che lo contrapponeva apertamente al “caos” degli anni precedenti, ammantando con una patina di legalità tutte le lotte interne, che pure sono continuate tali e quali. Più che “ritorno” della violenza di quegli anni, forse è più corretto dire che questi metodi non hanno mai cessato di esistere.

Foto: Tatyana Kim, Wikimedia Commons

Chi è Davide Cavallini

Laureando in Storia. Cuore diviso tra la provincia est di Milano e l'Est Europa. Appassionato di movimenti giovanili, politiche migratorie e ambientali, si occupa principalmente di Romania, Moldavia e Russia.

Leggi anche

Ucraina elezioni

Cosa succede se l’Ucraina va a nuove elezioni?

La complicità politica tra Trump e Zelensky – se mai ci fosse stata – sembra …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com