riconosciuto il Kosovo come stato indipendente

KOSOVO: Il Kenya riconosce l’indipendenza di Pristina

Il Kenya ha ufficialmente riconosciuto il Kosovo in quanto stato indipendente. Si tratta del 118° paese che riconosce l’indipendenza di Pristina dalla Serbia, datata 17 febbraio 2008.

La decisione di Nairobi, capitale del paese africano, è stata annunciata negli scorsi giorni dalla presidente del Kosovo Vjosa Osmani che ha sottolineato come la decisione sia: “una prova del sostegno del Kenya alla libertà, all’indipendenza e all’integrità territoriale del Kosovo”.

A livello pratico i due paesi inizieranno adesso un processo di instaurazione di relazioni diplomatiche formali tra cui l’apertura delle reciproche ambasciate. Nel comunicato del ministero degli Esteri kenyota si legge che la decisione è stata presa “nell’interesse della pace, della sicurezza internazionale e per promuovere il rafforzamento delle relazioni con i paesi dei Balcani”.

Nella vicenda, un importante ruolo l’ha giocato Behgjet Pacolli, ricco imprenditore kosovaro, in precedenza ministro degli Esteri e, seppur per poco, presidente della Repubblica, che ha dato per primo la notizia da Nairobi, ospite del presidente kenyota William Ruto. Lo stesso Pacolli ha sottolineato il lavoro fatto a partire dal 2009 con l’obbiettivo di far conoscere la voce e il diritto del popolo kosovaro, ringraziando il presidente kenyota per aver mantenuto una promessa fatta nel 2016.

Un riconoscimento dopo cinque anni

Il riconoscimento da parte del Kenya è il primo negli ultimi cinque anni e arriva dopo quello di Israele arrivato nel settembre del 2020 a seguito degli accordi di Washington fortemente voluti dalla prima amministrazione Trump. Il Kenya è cosi il 118° paese a riconoscere Pristina, anche se il numero totale è contestato dalla Serbia, che rivendica il ritiro del riconoscimento da parte di una decina di paesi, a seguito dello sforzo diplomatico di Belgrado.

Tra i paesi africani che hanno riconosciuto l’indipendenza di Pristina troviamo anche Senegal, Tanzania, Egitto, Libia e Costa D’Avorio, mentre proprio alcuni paesi dello stesso continente, tra cui Madagascar, Togo, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Burundi e Ghana, avrebbero ritirato il riconoscimento negli ultimi anni.

La reazione di Belgrado

Come molti paesi africani il Kenya durante la Guerra Fredda ha fatto parte dei cosiddetti paesi “non allineati” ed ha quindi coltivato negli anni importanti rapporti diplomatici ed economici con la Jugoslavia. Tra i paesi eredi di quest’ultima troviamo però anche la Serbia, la quale non ha ovviamente gradito la scelta fatta a Nairobi, considerata una violazione del diritto internazionale e in particolare della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il ministero degli Affari esteri della Serbia ha messo in risalto proprio l’elemento storico affermando che: “Questa decisione crea un triste precedente nelle relazioni tradizionalmente amichevoli. Relazioni costruite sul rispetto reciproco e sulla cooperazione, anche nel quadro del Movimento dei paesi non allineati”. Belgrado specifica infine che si lascia aperta per il futuro la possibilità di adottare ogni misura diplomatica e politica necessaria per rispondere a questa decisione considerata “inaccettabile e ostile”.

Oltre agli aspetti diplomatici e politici, dal punto di vista di Nairobi, la decisione potrebbe avere anche un risvolto economico e sociale, in quanto il Kosovo è alla ricerca di lavoratori qualificati nell’edilizia e nell’assistenza sanitaria e sono settori che il governo di Nairobi vuole esplorare per aprire scuole specialistiche, o addirittura per mandare in futuro lavoratori in Europa.

Oltre alla Serbia, i due maggiori “oppositori” al riconoscimento del Kosovo restano Russia e Cina, entrambe strettamente legate a Belgrado, e che bloccano l’accesso del Kosovo nelle Nazioni Unite.

Foto: Kossev

Chi è Andrea Mercurio

Ho 26 anni, sono laureato in Scienze Politiche, amo scrivere in ogni modo e in ogni forma. Sono appassionato di Storia e Attualità, da qualche anno mi sono interessato in particolare ai Balcani.

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