Durante l’assemblea dello scorso 12 febbraio, l’Accademia Romena ha votato l’ammissione tra le sue fila di quattro nuovi membri associati e di due membri onorari dall’estero.
Tra le proposte messe a votazione c’era anche quella dello scrittore Mircea Cărtărescu, che però, con un sottilissimo scarto, non ha ricevuto il numero minimo di voti necessario per essere ammesso, sollevando uno scandalo nel mondo culturale romeno.
L’Accademia Romena è la più prestigiosa istituzione culturale del paese: fondata nel 1866, è composta da 181 membri permanenti provenienti da diversi campi del sapere, dalla chimica alla filosofia, che si dividono nelle diverse sezioni in cui si articola il foro.
A questi si aggiungono i membri associati e i membri onorari, tutti scelti tramite voto segreto dagli accademici riuniti in assemblea generale.
La procedura di ammissione di un nuovo membro avviene in cinque fasi diverse: dopo l’iniziale presentazione del candidato alla Cancelleria dell’Accademia, infatti, la sezione specialistica di riferimento ne approva il profilo, sottoponendolo quindi ad alcune votazioni preliminari, prima di arrivare a quella dell’assemblea generale che ne dovrà dare approvazione definitiva.
Già in passato il nome di Mircea Cărtărescu era comparso tra le carte della Cancelleria accademica, ma senza che la sua candidatura ottenesse l’interesse sperato per attivarne le successive fasi di ammissione.
Nel frattempo, però, il successo dello scrittore è arrivato da ogni parte del mondo letterario dentro e fuori i confini della Romania, tracimando addirittura oltreoceano.
Cărtărescu è oggi, infatti, lo scrittore romeno vivente più conosciuto e apprezzato del mondo culturale contemporaneo: le sue opere sono state tradotte in più di 25 lingue e hanno vinto numerosi riconoscimenti culturali e letterari.
Tra le sue pubblicazioni in prosa, per esempio, Solenoid (2015) è stato nominato dal New Yorker tra i migliori libri del 2022.
Anche in Italia lo scrittore è molto conosciuto e amato: le sue opere sono state pubblicate da diverse case editrici – tra cui Il Saggiatore, Voland e Nottetempo – e lo scorso anno Cărtărescu ha vinto il premio Mondello come miglior autore straniero, essendo riconosciuto come un riferimento letterario fondamentale nel panorama della letteratura internazionale.
La nuova candidatura di Mircea Cărtărescu al prestigioso foro accademico romeno, stavolta, ha superato l’approvazione preliminare da parte degli specialisti, che lo hanno votato all’unanimità presentandolo quindi alla discussione in plenaria in attesa del voto definitivo.
Ed è a questo punto che i suoi detrattori si sono attivati per bloccarne l’ammissione.
Tra questi ha giocato un ruolo importante Valeriu Matei, scrittore moldavo membro onorario dell’Accademia e attuale presidente della casa editrice dell’Accademia stessa: prima della votazione, infatti, Matei ha distribuito a tutti gli accademici un appello contro l’ammissione di Cărtărescu, accusando lo scrittore di avere criticato e insultato importanti nomi della storia letteraria romena come Mihai Eminescu, Emil Cioran e Mircea Eliade.
Secondo Matei, in un articolo del 2005 firmato da Cărtărescu e intitolato „Una colpa storica. Sull’antisemitismo romeno”, lo scrittore avrebbe incolpato Eminescu di antisemitismo e criticato Cioran per il sostegno ai legionari fascisti di Zelea Codreanu, affermando anche che negli anni della seconda guerra mondiale la Romania fu uno tra i più antisemiti paesi d’Europa.
Matei ha anche rispolverato l’accusa di plagio mossa anni fa a Cărtărescu, quando venne accusato di avere copiato da Laurence Sterne diverse passi del volume Faruri, vitrine, fotografii (1980), accusa poi ritirata dopo la riedizione del volume cartaresciano e le revisione delle poesie.
A contestarne l’ammissione anche Nicolae Breban, scrittore e membro accademico permanente, con un attivo passato politico nel Partito Comunista Romeno, che ha invece criticato Cărtărescu di non avere spessore letterario, di non essere stato in grado di creare personaggi letterari validi e di non essere per questo uno scrittore degno di far parte dell’Accademia.
Breban ha affermato che «Cărtărescu è il segno più profondo e più allarmante della nostra capacità o incapacità di maturità civica e psicologica, ovvero del fatto che possiamo utilizzare i materiali più abietti, più inadatti, pur di guadagnare soldi. È un bravo scrittore, ma non è un grande romanziere, perché non è capace di finzione».
Alla votazione in plenaria, Mircea Cărtărescu avrebbe dovuto avere un minimo di 74 voti per poter diventare accademico: la sua ammissione è stata respinta per un solo voto, scatenando l’indignazione soprattutto dei suoi colleghi letterati.
Se la reazione diretta dello scrittore è arrivata solo diversi giorni dopo, attraverso un commento sulla sua pagina Facebook, a intervenire immediatamente in suo sostegno sono stati altri accademici, tra cui la famosa poeta e scrittrice Ana Blandiana e Radu Vancu, scrittore e professore universitario, entrambi membri associati.
Ana Blandiana ha dichiarato di essersi sentita umiliata e di avere sentito la necessità di protestare contro la decisione di non ammettere il collega in Accademia per contrastare l’odio, la volgarità e l’oscurantismo che su di lui si sono riversati. Accettato o meno tra i membri dell’Accademia, secondo Blandiana, Cărtărescu rimane lo stesso eccezionale scrittore di sempre e a perdere dignità e prestigio è solo l’Accademia.
Radu Vancu ha sottolineato invece che le accuse mosse a Cărtărescu di avere denigrato Eminescu e Cioran affrontano questioni di fatto già storicamente provate e riprovate, ammettendo di ritenere assurdo che all’interno di una prestigiosa istituzione culturale quale è l’Accademia Romena si discuta con gli stessi toni da propaganda con cui oggi le estreme destre ridicolizzano le altre istituzioni del paese.
Il presidente dell’Accademia Romena, Ioan Aurel Pop, non si è potuto pronunciare ufficialmente sulla questione a causa della neutralità richiesta dalla sua carica, ma ha dichiarato che le polemiche non hanno influenzato la procedura democratica di ammissione accademica e che in futuro sarà possibile riproporre la candidatura di Mircea Cărtărescu.
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