


Il 16 Febbraio 2025, la Lituania ha celebrato 107 anni di indipendenza.
In una fredda giornata invernale di Febbraio, a Kaunas cadono i primi fiocchi di neve insieme alle memorie del passato. In tutta la Lituania si festeggia il Giorno della restaurazione dello stato, un anniversario che segna il ripristino dell’indipendenza nel 1918. Tutto il paese si anima con cerimonie e manifestazioni che uniscono tradizione e memoria storica. Per il 107° anniversario, a Kaunas non mancano le celebrazioni. In questa città di grande importanza storica si rende particolarmente omaggio a quel periodo di resistenza dove Kaunas divenne capitale provvisoria, rafforzando l’orgoglio per l’indipendenza riconquistata. Un valore importantissimo scolpito nel corpo e animo, anche dei più giovani.
Il 16 Febbraio alle 12:00 in punto la folla si è radunata in piazza dell’Unità (Vienybés aiksté). La solenne issa della bandiera dell’Ordine della Croce del Cavaliere, nel giardino del Museo della Grande Guerra di Vytautas, dà ufficialmente inizio alle festività del 107° anniversario. Sono in tantissimi con guanti, sciarpe, bandiere e berretti che risaltano i colori della loro bandiera: Giallo, verde e rosso. Il giallo, simboleggia i campi di grano; il verde centrale simboleggia le foreste, e la più bassa, di color rosso simboleggia il colore del sangue di coloro che sono morti combattendo per il loro paese.
Durante il corso della giornata, nell’aria risuonano le note di musiche nazionali e popolari. Proprio davanti al Museo della Grande Guerra di Vytautas (Vytauto Didžiojo Karo Muziejus) viene allestito un palco dove canta un coro a cappella, che viene ascoltato da una centinaia di persone. Mentre poco più in là, i cori nazionali si intrecciano con le note suonate da un ragazzo con una fisarmonica. Rimane seduto per ore sul bordo della fontana nella via principale (Laisvés ag.) smuovendo l’animo dei passanti che lo ammirano entusiasti.
Anche la città stessa – con le sue case, i suoi negozi e i suoi parchi – tutti adornati per l’anniversario, sembra essere influenzata dall’entusiasmo dei cittadini, manifestando lungo la via principale bandiere dello stesso colore dei vestiti degli abitanti. In tutte le strade sventola il tricolore lituano affiancato dalle bandiere dell’Unione Europea, dallo stemma della Lituania (Vytis) e non manca la bandiera dell’Ucraina. Un messaggio che si estende per il tutto il corso principale, fino alla città vecchia. Nel percorso si alternano la bandiera giallo, verde, rossa con la bandiera giallo-blu. Un messaggio chiaro di solidarietà, supporto e fratellanza del popolo lituano verso i loro vicini.
Ritornando verso il Museo della Grande Guerra di Vytautas appaiono numerosi mazzi di fiori, candele e corone d’alloro. Vengono offerti alla Tomba del Milite Ignoto dalle famiglie che passeggiano in quel parco. Dinanzi alla tomba con le varie incisioni si trova l’altare dove brucia una vera e propria fiamma eterna. Quest’ultima simboleggia l’anima inestinguibile del passato, di chi in quegli anni ha lottato per la libertà delle generazioni future. Diventa praticamente una torcia, che la vecchia generazione passa alla prossima. La responsabilità che giace in questo scrigno è evidente per chi si ferma ad osservare. Difatti, dinanzi alla fiamma, fra strette di mano e chiacchiere, i passanti si concedono spazio per qualche minuto di rispettoso silenzio. Fissano dentro la fiamma, onorando gli sforzi del passato, ipnotizzati, come se stessero cercando di intravedere il proprio futuro. Un gesto che scalda il cuore di chi in quell’ambiente invernale gelido di Febbraio a -10 gradi si ferma ad osservare.
E proprio in quel momento, emerge tra la folla un uomo anziano. Distinto, con una compostezza silenziosa. Curvato dal peso degli anni, di quei 107 anni e, forse, dalla storia vissuta. Avanza lentamente verso la Tomba del Militante Ignoto. I suoi passi sono lenti e misurati, come se portassero il peso dei ricordi di un tempo in cui la libertà era ancora una speranza da conquistare. Giunto davanti alla fiamma, si ferma. Sembra voglia addirittura andare ad abbracciare quell’altare. Invece accenna solamente un sorriso discreto. Poi, con calma, si allontana e scompare nella folla, lasciando dietro di sé un’impressione indelebile.
Questo momento incarna l’incontro tra passato e presente. Innanzitutto, in superficie, sottolinea l’importanza di questo 107° anniversario e di questa festività, evidenziando il valore dell’indipendenza e tutti gli altri valori della nazione. Ma offre anche una riflessione sulla corrente situazione sociale e geopolitica. Nella società di adesso sembra prevalere l’individualismo, mentre è necessario riscoprire il senso di coesione e unità. Sebbene le comunità possano apparire frammentate, basate su ideali diversi, i concetti di unità e indipendenza rappresentano due facce della stessa medaglia. Per affrontare future sfide globali questi diventano indispensabili per rafforzare il tessuto sociale di una generazione sempre più incerta.
Kaunas rimane dunque una città fondamentale nel mondo di oggi. Proprio a riconoscere il suo valore storico e insegnamenti culturali è l’UNESCO che a partire dal 2023 la riconosce come parte del patrimonio mondiale. Un riconoscimento meritato e ulteriore motivo per preservare questo luogo, ricco di racconti di resilienza e di un forte legame con la libertà.
https://www.kaunas.lt/renginiai/kaunas-unesco-miestas/
https://www.vdkaromuziejus.lt/en/
https://it.mfa.lt/it/benvenuti-in-lituania/informazioni-generali/149