SLOVACCHIA: Focus elezioni/5 – Vince Fico ma il governo è in dubbio

I risultati elettorali confermano i dubbi della vigilia. I socialdemocratici di Fico sono il primo partito con il 34% circa. Fico però non potrà riformare il governo con l’Sns. I tre partiti di centrodestra raccolgono insieme il 35% e Iveta Radicova contende a Fico il posto di Primo Ministro. Il partito moderato della minoranza ungherese potrebbe davvero diventare l’ago della bilancia. I dati nel dettaglio qui di seguito, più tardi invece un’analisi del voto di Gabriele Merlini.

Il Partito Smer-Sd del primo Ministro Robert Fico ha vinto le elezioni di sabato col 34,79% dei voti ma sembra non essere in condizione di riformare il precedente governo.

I numeri espressi dai suoi ex partner di coalizione sono infatti assai deludenti visto che il Partito Nazionale Slovacco di Jan Slota (con il 5,07%) entra solo per un pelo in parlamento mentre LS-HZDS (di Vladimir Meciar) non supera lo sbarramento del 5% (ha raccolto solo il 4,32%) e quindi finirà per non avere rappresentanza parlamentare.

Sul fronte dell’opposizione il partito SDKU-DS di Mikulas Dzurinda (capitanato però dalla capolista Iveta Radicova) si posiziona come la seconda forza politica del paese con il 15.42% seguito dal nuovo movimento Libertà e Solidarietà Sas di Richard Sulik (col 12,14%), dai Cristiano Democratici del KDH (che hanno raccolto l’8,52%) ed il nuovo partito etnico-ungherese Most-Hid di Bela Bugar (che porta a casa un insperato 8,12%).

Tutti gli altri partiti, ad iniziare da quello etnico ungherese SMK, non superano il 5% e, per questo, non ottengono alcuna rappresentanza parlamentare.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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