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MONTENEGRO: Censimento della popolazione, crescono i serbi, invecchiano tutti

di Tommaso Fontana

I risultati del censimento condotto in Montenegro a fine 2023 rivelano significative tendenze demografiche e culturali, che potrebbero avere influenza sul futuro del paese. Ad esempio, la crescente percentuale di individui che si identificano come serbi potrebbe presto favorire l’equiparazione della lingua serba a quella montenegrina nella costituzione. Inoltre, rispetto all’ultimo rilevamento, oltre all’aumento della popolazione che si definisce serba è degno di nota quello dell’età media.

Sempre più persone si dichiarano serbe

Secondo il censimento del dicembre 2023, 205,370 persone si sono dichiarate serbe, il 33% della popolazione totale e quasi trentamila in più rispetto al dato rilevato nel 2011, anno del penultimo censimento in Montenegro, quando circa il 29% della popolazione si identificò come serba per un totale 178.100 persone. Parallelamente alla crescita della popolazione che si dichiara serba, i montenegrini sono diminuiti di quasi quattro punti percentuali, pur rimanendo la componente nazionale di maggioranza con 256,436 abitanti, ossia il 41% della popolazione totale.

Come evidenziato dall’esperto di rilevazioni il professor Miloš Bešić ai microfoni di Radio Slobodna Evropa, sull’aumento della percentuale di coloro che si dichiarano serbi potrebbe aver influito un cambiamento di risposta da parte di coloro che nel 2011, a soli cinque anni dall’indipendenza del paese dalla Serbia, non aveva voluto dichiarare la propria nazionalità (dato sceso dal 5% a meno del 3), e che oggi hanno scelto di dichiararsi serbi. Su questo, pesa certamente il rafforzamento delle forze politiche filo-serbe nel paese, che ha favorito il senso di appartenenza alla comunità serba. Non a caso, poco prima del censimento, le forze politiche filo-serbe e filo-russe del Montenegro hanno promosso una campagna in cui invitavano i cittadini serbi a dichiararsi come tali: la polarizzazione politica sul tema identitario potrebbe aver spinto più individui a identificarsi con la comunità serba, anche in assenza di un reale cambiamento demografico. La campagna è stata inoltre promossa anche da forze esterne come il patriarca della Chiesa ortodossa serba Porfirije e il Presidente serbo Aleksandar Vućič. Non a caso, prima dello svolgimento del censimento, il Partito Socialdemocratico (SDP), che invece si è fatto sempre più rappresentante di un’identita’ montenegrina, era riuscito ad ottenerne un rinvio dopo aver minacciato il boicottaggio, temendo che i risultati potessero venire influenzati dalla presenza di “Per il futuro del Montenegro”, la principale coalizione filo-serba, nella formazione del governo a guida Milojko Spajić, costituitisi poche settimane prima del censimento. Tuttavia, il leader dei socialdemocratici Danijel Źivković, il quale nel 2023 ha raccolto le redini del partito dall’ex Presidente Milo Đukanović, si è detto soddisfatto dei risultati del censimento, alla luce delle forti pressioni serbe.

Le minoranze del paese, invece, sono rimaste stabili (in Montenegro abitano circa 59 mila bosgnacchi, 31 mila albanesi, 6 mila rom, ma anche 1154 che si dichiarano jugoslavi e 135 italiani), eccezion fatta per russi e ucraini. Infatti, oggi in Montenegro vivono circa 14 mila russi e 3 mila ucraini, i quali si sono trasferiti per lo più dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina e l’imposizione delle sanzioni contro la Russia.

Il serbo è la lingua più parlata

Per quanto riguarda la lingua, Monstat, l’agenzia statistica del Montenegro, ha riportato che il 36.2% dei residenti ha dichiarato di parlare montenegrino, mentre il 43.5% il serbo, dato in leggero aumento rispetto al 2011, quando fu registrato il 42.8%. Anche qui, il dato ha una valenza politica. Le differenze tra le due lingue sono difatti minime, e sin dal 2006, anno dell’indipendenza del Montenegro, la lingua montenegrina è stata strumentalizzata in chiave anti-serba dalle forze nazionaliste, mentre a Belgrado è sempre stata malvista e etichettata come una creazione artificiale.

Questi risultati sorridono ai partiti filo-serbi che da tempo vorrebbero introdurre il serbo come lingua ufficiale nella costituzione equiparandola al montenegrino. Questo processo potrebbe iniziare molto presto, ma per concludersi dovrà avere il supporto dei due terzi del parlamento, necessari per modificare la costituzione.

Popolazione in leggero aumento, ma più anziana 

Secondo il censimento, inoltre, la popolazione del Montenegro, negli ultimi dodici anni, è cresciuta dello 0,6%, arrivando a 623,633 abitanti. Un dato sorprendente, considerata l’importante crisi demografica che stanno attraversando quasi tutti i paesi balcanici negli ultimi anni, a causa soprattutto dell’emigrazione e della mancanza di politiche demografiche efficaci. Parallelamente, l’età media si attesta a 39,7 anni, due anni e mezzo in più rispetto a quella registrata nel censimento del 2011. Sebbene questo dato sia comunque tra i più bassi in Europa, alla presentazione dei risultati l’esperta del Monstat Milena Vukotić si è detta preoccupata: “i cambiamenti nell’età media negli ultimi 30 anni sono evidenti. Questi cambiamenti, dal 1991 al 2023, sono il risultato del calo della percentuale di bambini e giovani e dell’aumento della popolazione di mezza età e degli anziani. Il confronto mostra un’espansione della piramide dell’età verso i gruppi di popolazione più anziani”.

Nel complesso, il censimento ha sorriso per lo più alle forze filo-serbe, che però non si possono dire pienamente soddisfatte dei risultati. La sensazione è che la polarizzazione politica sul tema identitario continuera’ ad essere forte in Montenegro, restando oggetto di scontro tra maggioranza e opposizione.

Foto: PixaBay/jorono

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