Dal 16 al 24 Gennaio, la 36ma edizione del TSFF, il più grande festival italiano di cinema dell’Europa Centro-Orientale ripropone i migliori film della stagione.
Oggi è stato annunciato il programma dell’imminente Trieste Film Festival. Un programma denso, che come ogni anno, grazie alla posizione strategica nel calendario annuale dei festival, permette di ripercorrere tutte le più rilevanti produzioni dell’Europa Centro-Orientale dell’anno. Dopo una trentacinquesima edizione da record, conclusa con la proiezione di La Zona d’Interesse in anteprima nazionale, la edizione 2025 è riuscita a mantenere il livello elevato nonostante un’annata che ha visto, presso i più grandi appuntamenti come Berlino, Cannes o Venezia, una presenza ridotta in generale di film di questo territorio geografico.
I film di apertura e di chiusura del TSFF non potevano essere meglio selezionati: Wishing on a Star sarà il film d’apertura, opera del regista slovacco Peter Kerekes, girato parzialmente in Friuli-Venezia Giulia, mentre a chiudere il festival è nientemeno che Crossing di Levan Akin, regista georgiano-svedese già noto per il suo film queer And then we danced e che riesplora le tematiche LGBT con un film dinamico e emozionante.
Un concorso lungometraggi che include tra le varie, il film Three Kilometers to the End of the World di Emanuel Parvu, Lesson Learned di Bálint Szimler, ed il grande Toxic di Saule Bliuvaite, già vincitore del Pardo d’Oro a Locarno. Il festival presenta inoltre fuori concorso Under the Volcano di Damian Kocur, al suo secondo lungometraggio dopo Bread and Salt (e presente in giuria al TSFF), The Invasion di Sergei Loznitsa, il premiato April di Dea Kulumbegashvili – vincitrice del premio al miglior film al TSFF con il suo debutto, Beginning.
Tantissime le sezioni parallele interessanti: in occasione della proiezione del nuovo dittico di film sperimentali di Radu Jude, una categoria dedicata ripercorrerà il cinema sperimentale emergente dal paese nell’ultimo anno. La sezione Wild Roses, che ogni anno dedica una retrospettiva al cinema delle registe contemporanee di una determinata nazione, quest’anno si dedicherà alla Serbia, riproponendo Celts di Milica Tomović, Landscapes of Resistance di Marta Popivoda, e presentando in anteprima nazionale When the phone rang di Iva Radivojević. Infine, Visioni Queer ripropone alcune delle opere degli ultimi anni dedicate alle tematiche LGBT, una retrospettiva esplorerà il cinema est europeo dell’immediato dopoguerra, e infine, la TSFF dei piccoli propone dei matinée per i ragazzi con selezioni di classici del cinema e cortometraggi, quest’anno con un focus sul cinema d’animazione ungherese.
Segnaliamo infine l’evento parallelo che rende il TSFF ancora più importante a livello internazioname, il When East Meets West, quest’anno alla quindicesima edizione, una tre giorni dedicata allo sviluppo di coproduzioni internazionali e che in passato ha reso possibile la produzione di innumerevoli film presentati nei più grandi festival internazionali.
Il programma completo è disponibile sul sito del Trieste Film Festival.