Il 30 ottobre 2023 Andrey Gnyot, regista, giornalista e attivista politico bielorusso, è arrivato in Serbia per girare uno spot pubblicitario. Aveva programmato di rimanere nel paese 7 giorni, invece ci è rimasto per un anno.
Gnyot ha trascorso 7 mesi nella famigerata prigione centrale di Belgrado e altri 5 mesi agli arresti domiciliari. Un anno di inferno e incertezza sul suo futuro. Ha raccontato la sua terribile esperienza in Serbia in un podcast esclusivo di Lighthouse. L’episodio è andato in onda lunedì scorso in prima serata su N1 Srbija ed è stato visto da molti nel paese fino ad allora ignari dell’orrore che Gnyot stava attraversando
Un anno di prigione
Gnyot è stato arrestato in base a un mandato di cattura dell’Interpol emesso dalle autorità bielorusse in base ad accuse inventate usate contro la maggior parte degli oppositori politici di Lukashenko. Anche quando l’Interpol in seguito ritirò il mandato giudicandolo politicamente motivato, le autorità serbe decisero di tenere Gnyot agli arresti sulla base di un accordo bilaterale tra Serbia e Bielorussia.
E anche quando la corte d’appello di Belgrado annullò l’estradizione di Gnyot in Bielorussia (che avrebbe significato tortura e probabilmente la morte in prigione), le autorità serbe decisero di tenerlo agli arresti domiciliari. Esistono diverse forme di arresti domiciliari in Serbia, ma a Gnyot fu comminata inutilmente la più pesante: poteva lasciare il suo appartamento al massimo 1 ora al giorno.
Alla fine, le autorità serbe sono state legalmente obbligate a rilasciarlo e Gnyot ha potuto lasciare il paese il 31 ottobre. Questo perché la durata massima della detenzione per l’estradizione secondo la legge serba è di un anno.
Perché la Serbia imprigiona i dissidenti bielorussi?
Nessun altro paese ha tenuto in prigione così a lungo gli attivisti politici bielorussi braccati dal regime di Lukashenko. Perché la Serbia ha tenuto Gnyot in prigione per 7 mesi e poi altri 5 agli arresti domiciliari e perché è stato poi rilasciato?
Ci sono 2 motivi per la sua prigionia. Primo, Vucic voleva ingraziarsi il regime di Lukashenko e migliorare le relazioni dopo chela Serbia si è unita alle sanzioni occidentali contro la Bielorussia nel 2021
Secondo, il background ideologico del regime serbo è profondamente autoritario. Vucic e il suo entourage disprezzano intimamente la democrazia e preferiscono un governo autoritario.
L’unica ragione per cui Gnyot è stato infine rilasciato e non estradato in Bielorussia è dovuta alle pressioni su Vucic da parte dei governi occidentali.
La Serbia verso un regime compiutamente autoritario
La vicenda orribile di Gnyot è eloquente e simbolica. Innanzitutto, è un simbolo di dove la Serbia sta andando: verso un regime compiutamente autoritario in stile Lukashenko.
Già quest’estate, il regime ha iniziato ad arrestare attivisti ambientalisti con false accuse di rovesciamento dell’ordine costituzionale, solo per poi costringerli tramite accordi di patteggiamento ad ammettere reati minori che non avevano commesso.
Gli arresti per motivi politici sono continuati nel caso di persone che protestavano contro la corruzione che ha causato la morte di 14 persone nel crollo della pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad il 1° novembre.
Equilibrismo geopolitico per allungare la vita del regime
In secondo luogo, la storia di Gnyot racconta la vera natura dell’atto di bilanciamento geopolitico di Vucic. L’equilibrio non è nell’interesse nazionale, ma ha l’unico scopo di mantenere il presidente e la sua oligarchia al potere il più a lungo possibile.
Come ha detto Andrey Gnyot nell”intervista a Lighthouse, “le autorità serbe cercano di trovare un equilibrio tra Est e Ovest, ma ciò significa tra la legge e l’assenza di legge, tra la democrazia e la dittatura“. Dato che l’unico scopo del regime serbo è quello di rimanere al potere e trarne i benefici il più a lungo possibile, è già chiaro in quale delle due direzioni andrà la Serbia.
Secondo tutti gli osservatori, Freedom House per citarne uno, dal 2012 a oggi la democrazia in Serbia si è costantemente deteriorata. Questo continuerà e quando si arriverà al dunque per il regime di restare al potere, si orienterà verso le dittature dell’est.
Fortunatamente, le pressioni per liberare Gnyot hanno funzionato, ma nessuna pressione funzionerà per convincere il regime serbo a lasciare il potere se perderà le elezioni. Se ciò accadrà, il regime truccherà i risultati come è successo in Bielorussia nel 2020 e la Serbia si trasformerà definitivamente in una Bielorussia.