Ci sono voluti sedici anni, ma per la prima volta dal 2008 la Turchia ha superato la fase a gironi di un Campionato Europeo di calcio. L’aeroplanino Vincenzo Montella vola agli ottavi con la nazionale di cui è alla guida da settembre 2023. Il percorso ai gironi sembrava essersi complicato dopo la netta sconfitta con il Portogallo alla seconda giornata, ma la vittoria per 1-2 con la Cechia ha condotto la selezione turca tra le migliori sedici d’Europa. Adesso agli ottavi servirà una prestazione titanica, visto che dall’altra parte c’è forse la più grande sorpresa degli europei finora : l’Austria di Rangnick, in grado di mettersi alle spalle Francia e Olanda ai gironi.
Ma come era arrivata la Turchia a questa edizione di Euro 2024? E dove può arrivare questa squadra?
La strada verso Lipsia
Martedì 2 luglio la Turchia si giocherà a Lipsia un posto tra le otto regine d’Europa. Ma il percorso turco precedente agli europei era stato piuttosto singolare.
Il 20 settembre 2023, dopo il pareggio con l’Armenia e un totale di dieci punti in cinque partite, la federazione turca sollevava dal proprio incarico il tedesco Stefan Kuntz, che affermava di aver visto infrangersi il sogno di essere alla guida di una nazionale in un torneo giocato nel suo Paese natale. Ma oltre all’accusa di un pessimo stile di gioco, le voci che circolavano parlavano di uno spogliatoio paragonabile ad una polveriera, con fazioni e sotto-fazioni composte da Turchi al 100% e da giocatori con doppia cittadinanza. D’altronde, essendo un Paese con un tasso di emigrazione storicamente alto, questa è sempre stata una caratteristica della Turchia: alcuni giocatori, nonostante siano nati in Germania, hanno scelto la madrepatria dei genitori, tipo Çalhanoğlu, altri invece hanno fatto le fortune dei teutonici, come Özil o Gündoğan. Al posto del CT tedesco è stato chiamato a rapporto Vincenzo Montella. Reduce da due anni postivi alla guida dell’Adana Demirspor, l’aeroplanino si è trovato a gestire una situazione non semplice, con una qualificazione agli europei 2024 tutta da giocare. Ma è proprio all’esordio in panchina di Montella che è arrivata una delle più grandi vittorie della Turchia degli ultimi anni: 0-1 in Croazia, con gol di Barış Alper Yılmaz. Una vittoria insperata, che aggiunta al successivo trionfo per 4-0 sulla Lettonia ha fatto staccare ai turchi il biglietto per la Germania, dove la Turchia si è anche concessa il lusso di imporsi a novembre per 2-3 in amichevole contro i padroni di casa dell’Europeo. Ma con l’anno nuovo sono iniziati a sorgere nuovamente i problemi per la Turchia. Nelle quattro partite precedenti all’inizio di Euro 2024, la nazionale turca è riuscita a non perdere solo nel confronto con l’Italia, subendo anche una pesante sconfitta per 6-1 proprio contro l’Austria. Molti tifosi turchi hanno bersagliato Montella non tanto per gli ultimi risultati, quanto per lo scarso impiego di colui che è considerato il futuro del calcio turco: Arda Güler.
Arda Güler: sta nascendo una stella?
Classe 2005, il “Messi Turco” è reduce dalla sua prima stagione al Real Madrid, che lo ha visto protagonista più nel finale di stagione a causa di un infortunio che aveva condizionato i suoi primi mesi alla Casa Blanca. Dopo uno scarso utilizzo nelle partite precedenti all’inizio del torneo, Montella ha deciso di lanciare il campioncino di Ankara dal primo minuto nell’esordio contro la Georgia. Güler ha dimostrato di avere quel guizzo in più, mettendo a segno il gol del momentaneo 2-1 in un momento delicatissimo della partita con un tiro all’incrocio dei pali a 118 km/h, candidando la sua marcatura tra le più belle dell’europeo: non male per un 2005 alla sua prima partita di un campionato europeo. Nonostante il premio MVP all’esordio, Montella ha deciso di non far partire Güler titolare nella seconda partita del girone contro il Portogallo, facendolo entrare solo al 70esimo. Il match si è concluso 3-0 per i Lusitani, e le scelte del CT italiano hanno mandato su tutte le furie la tifoseria turca, inferocita anche per la scelta di lasciare in panchina la stella della Juventus Yildiz, subentrato solo al 58esimo. Ma a far arrabbiare ancora di più i tifosi sono state le immagini dell’allenamento di lunedì scorso, quando Montella ha tolto dalle mani di Güler il fratino giallo destinato ai titolari del match, lasciando interdetto il giocatore: la stella del Real ha proseguito l’allenamento con il suo preparatore . Le motivazioni della Federcalcio Turca, che ha spiegato che la scelta dell’allenatore fosse dovuta ad un problema all’inguine accusato da Güler, non hanno convinto i tifosi, soprattutto per la reazione del diretto interessato. Sicuramente un clima più disteso fra l’allenatore e la stella della nazionale gioverebbe alla Turchia stessa.
Un oceano rosso
La partita con la Repubblica Ceca ha visto di nuovo sia Güler che Yildiz nell’11 titolare e la vittoria per 1-2 ha permesso alla Turchia di chiudere il girone al secondo posto con sei punti. Un trionfo non semplice, giunto solo al 94esimo nonostante la superiorità numerica dal ventesimo del primo tempo dopo l’espulsione di Barak. Alla fase a gironi la Turchia ha avuto i suoi momenti di alti e bassi, ottenendo comunque un risultato più che soddisfacente, soprattutto se paragonato allo score del girone di tre anni fa, chiuso con zero punti. Sicuramente con l’Austria servirà qualcosa in più rispetto a ciò che si è visto fin ora, e potrebbe comunque non bastare visto lo stato di forma degli avversari. Oltre alle giocate dei suoi campioni come Yildiz, Güler e il capitano Çalhanoğlu, la Turchia potrà contare su un oceano rosso pronto ad invadere Lipsia. La più grande comunità straniera della Germania è pronta a trascinare i suoi beniamini in un’impresa dal sapore di Storia.
Foto: The Standard