E’ durato una settimana il mistero del furto della statua di Bruce Lee, a Mostar.
Sabato 9 marzo, la polizia del cantone ha annunciato di aver arrestato per furto D.P., mostarino di 46 anni. La statua non è stata purtroppo ritrovata in buone condizioni: dalle foto, appare che le siano state segate le gambe e un braccio.
La statua era scomparsa dal suo piedistallo, nel parco Zrinjevac in centro città, nella notte tra il 1° e il 2 marzo. Aline Cateux, antropologa ed esperta di Mostar, si è detta “molto sorpresa che la statua di Bruce Lee a Mostar sia sopravvissuta fino al 2024.
Uno dei suoi ideatori, Veselin Gatalo, ha affermato per Radio Free Europe: “E’ stata lì per vent’anni, ha ottenuto il suo obiettivo. Non è una cosa terribile, la statua era solo un oggetto. Ciò che conta è l’idea.”
La dinamica del furto resta incerta: Cateux ricorda come la statua “è pesante, ha dovuto essere segata alla base e un veicolo è dovuto entrare a Zrinjevac per caricarla. Per chi conosce la posizione, è molto difficile farlo senza essere notati. Nessuna casa vicina, ma a meno di 100 metri da Kosača“, la casa della cultura del capoluogo erzegovese.
Il movente è probabilmente economico: i ladri intendevano fonderla e rivenderne il metallo bronzeo, “come avviene ovunque nel paese”, nota Cateux. “L’ultimo grande furto di materie prime a Mostar è stato quello dei cavi elettrici per illuminare Sveta Trojica”, la cattedrale ortodossa della Santa Trinità. “Chilogrammi di rame, una fortuna.”
La polizia del cantone ha annunciato con soddisfazione di aver chiuso velocemente un’indagine “complessa”, poiché non vi sono telecamere al parco Zrinjevac. Tuttavia, analisti come Srdjan Puhalo notano come invece, due anni dopo, non vi siano ancora conclusioni sui responsabili che hanno devastato tutte le lapidi del cimitero-memoriale dei partigiani, sempre a Mostar.
Solo Bruce Lee può mettere d’accordo tutti i mostarini?
La statua di Bruce Lee è stata collocata nel Parco Zrinjevac nel 2005 ed è opera dello scultore croato Ivan Fijolić. Si tratta del primo monumento pubblico a Bruce Lee al mondo – solo il giorno dopo, a Hong Kong, è stata inaugurata una statua per il 65esimo compleanno della star del cinema, morta nel 1973.
Nino Raspudić e gli attivisti giovanili dello Urban Movement Mostar vedevano nella statua “un tentativo di mettere in discussione i simboli, vecchi e nuovi, mescolando la monumentalità con la cultura di massa e il kung fu”. In una città lacerata dalla guerra e dalle divisioni etniche, la star del cinema era un simbolo di “lealtà, abilità, amicizia e giustizia”.
Bruce Lee era “abbastanza lontano da noi che nessuno può chiedergli cosa abbia fatto durante la seconda guerra mondiale” e “parte della nostra idea di giustizia universale: i buoni possono sempre vincere”, anche contro i pronostici.
Star del cinema sino-americana e campione di arti marziali, Bruce Lee poteva colmare il divario tra i residenti di Mostar. Nel sondaggio organizzato dalla NGO per decidere a chi dedicare la statua, Bruce Lee era apparso come l’unica figura sostenuta da tutti. “Saremo sempre musulmani, serbi o croati, ma una cosa che tutti abbiamo in comune è Bruce Lee“, diceva Veselin Gatalo.
I film di Bruce Lee erano stati infatti molto popolari tra i giovani jugoslavi negli anni ’70 e ’80, anche grazie al mercato delle videocassette pirata, e le arti marziali continuano a raccogliere molto interesse in Bosnia Erzegovina, così come nella vicina Croazia, dove Mirko “Cro Cop” Filipović è divenuto campione internazionale.
Secondo Ana Acevska e Claudio Minca, si tratta di un caso di “heritage from below“, patrimonio dal basso. I suoi ideatori “hanno immaginato la statua come un simbolo di valori comuni e gusti condivisi tra individui di tutte le diverse origini etniche e religiose a Mostar e, come tale, come un simbolo di unione e comunità nella città divisa.”
La cerimonia di inaugurazione della statua, nel 2004, aveva visto la partecipazione di fan locali di Bruce Lee, rappresentanti del governo tedesco, che aveva finanziato il progetto, nonché funzionari cinesi. Le arti marziali sono popolari tra la popolazione giovanile dell’Erzegovina, in particolare le arti marziali miste (MMA) competitive in cui il croato Mirko Filipović è una star internazionale.
Nonostante la buona accoglienza, pochi giorni dopo la sua erezione, la statua fu vandalizzata e quindi rimossa per riparazioni ed eretta di nuovo a fine maggio 2013.
Politici sia bosniaci sia croati avevano inoltre accusato la statua di Bruce Lee di essere una provocazione, poiché rivolta in posizione di combattimento verso la rispettiva parte della città. I suoi creatori hanno quindi ruotato la statua in modo che fosse rivolta in una direzione neutrale.
Foto: Sarajevo Times