GRECIA: De Chirico e i treni della Tessaglia

Nella pittura metafisica di Giorgio De Chirico, tra architetture razionaliste, statue e cieli di colore plumbeo, appaiono spesso dei treni. Locomotive a vapore che non sono solo un accenno alla modernità e ai valori del futurismo, ma che hanno una relazioni diretta con la biografia di De Chirico.

Giorgio De Chirico nasce nella città greca di Volos, in Tessaglia, nel 1888. Suo padre Evaristo, ingegnere ferroviario, era figlio del barone De Chirico e della contessa Mabili y Bouligny, figlia del console spagnolo a Corfù. Sua madre, Gemma Cervetto, era cantante lirica levantina, di famiglia genovese stabilitasi tra Smirne e Istanbul.

Pochi anni prima che vi nascesse Giorgio, l’ingegner Evaristo De Chirico aveva ricevuto incarico dal premier greco Charilaos Trikoupis di progettare lo sviluppo della rete ferroviaria della Tessaglia, annessa al regno ellenico solo nel 1881. La sua impresa Impresa Evaristo de Chirico & Co aveva già lavorato allo sviluppo delle vie ferrate in Bulgaria. Dal 1882, con maestranze italiane e manodopera locale, De Chirico si occupa di costruire la linea Volos-Larissa di 61 km, inaugurata nel 1884 dal Re Giorgio I di Grecia, e successivamente la diramazione, a Velestino, della linea di 142 km per Kalambaka completata nel 1886. La stessa stazione ferroviaria di Volos venne progettata da De Chirico.

Dopo avere terminate le due direttrici principali a scartamento metrico, De Chirico ebbe l’incarico di costruire una linea a scartamento ridotto a 60 cm, la ferrovia del Pelion, che permettesse di rimontare le aspre pendici della penisola del Monte Pelion e la costruì direttamente con le maestranze della propria impresa. La linea vanta 2 tunnel e 9 ponti. Il più famoso, e ancora noto come Ponte De Chirico, è un ponte di ferro sul torrente Taxiarhis su cui il treno passa in curva. La linea fino a Milies, che passava per il centrale viale Dimitriados di Volos, fu inaugurata nel 1903.

Nel frattempo la famiglia De Chirico si era trasferita ad Atene, dove nel 1891 nacque il secondo figlio, il futuro scrittore Alberto Savinio. Nominato supervisore della linea Atene-Salonicco nel 1899, Evaristo De Chirico morì già nel 1905.

Per tutta la prima metà del novecento, il “trenino” del Pelio trasformò i villaggi remoti attraverso i quali passava. La frutta locale poteva ora essere venduta a Volos e fin nel resto della Grecia. Alunni e studenti, persone bisognose di cure mediche, nonché persone che volevano partecipare a cerimonie nuziali e altri eventi, potevano ora raggiungere la città.

Il treno fu utilizzato anche durante l’occupazione della Grecia da parte dell’Asse durante la Seconda Guerra Mondiale, per il trasporto di generi alimentari, telegrafi e armi tra i membri del Movimento di Resistenza nazionale greco. L’esercito italiano aveva invaso e occupato la Grecia. Con l’8 settembre e l’armistizio, le truppe italiano lasciarono precipitosamente la città di Volos. La resistenza ne approfittò per razziare i depositi di armi e munizioni, che tramite la ferrovia del Pelion furono trasferiti in luogo sicuro, nelle ridotte sui monti, in vista della guerriglia contro i tedeschi.

Il trasporto su rotaia perse trazione nel dopoguerra con la motorizzazione di massa e l’aumento del traffico urbano. Il treno del Pelion smise di circolare in città il 1° agosto 1971. Nonostante vari tentativi negli anni ’80, la linea venne rimessa in funzione dalle Ferrovie Elleniche (OSE) solo nel 1996, a fini turistici, offrendo ancora oggi una volta al giorno un viaggio d’altri tempi da Ano Lechonia fino a Milies.

Foto: Jim12cyprus, CC BY-SA

Chi è Davide Denti

Dottore di ricerca in Studi Internazionali presso l’Università di Trento, si occupa di integrazione europea dei Balcani occidentali, specialmente Bosnia-Erzegovina.

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