Dove si spengono gli imperi: gli ultimi ottomani di Agadez

Gli ultimi eredi del Sultano sono ancora sul trono – ad Agadez, a sud del Sahara

In una iconica foto di inizio luglio in Niger, il commissario UE agli affari esteri Josep Borrell è seduto, turbante in testa, tra tre individui in costume tradizionale. Si tratta, rispettivamente, di Sadou Soloké, governatore della provincia di Agadez; El-Hadj Oumarou Ibrahim Oumarou, sultano dell’Aïr; e Abdourahmane Aboubacar Touraoua, sindaco di Agadez. Sul muro dietro di loro, nascosto dagli alti scranni, si può notare lo stemma imperiale ottomano. Un dettaglio poco appariscente, ma pregno di significato. 

Vassalli del sultano

Le tribù tuareg e hausa dell’Aïr, secondo tradizione orale, inviarono legati a Istanbul per chiedere al Sultano di nominare un capo che mettesse fine ai continui scontri. Secondo quanto riporta l’agenzia di cooperazione turca TIKA, l’imperatore inviò suo figlio Yunus, generato da una concubina nera, che nel 1405 si stabilì a Tadaliza, su monti dell’Aïr. Uno dei suoi discendenti, Ilisawan, fondò la città di Agadez nel 1430 e vi si stabilì come sede del sultanato nel 1449. Per tale ragione, secondo la TIKA, i tuareg del sultanato di Agadez sono rimasti noti come Istanbuleva.

Nel 1500 Agadez cadde nelle mani dell’impero Songhai, con sede a Gao; durante tale dominazione, venne ricostruita e rinnovata anche la moschea di Agadez, destinata a divenire punto di riferimento architettonico. Nel 1516 il geografo ed esploratore berbero Leone l’Africano visitò la città; i dati che egli riporta permettono di stimarne la popolazione a 50.000 abitanti.

Caduto l’impero Songhai nel 1591, il sultanato di Agadez riacquistò indipendenza, pur decadendo per tutto il ‘700. L’esploratore tedesco Heinrich Barth la visita attorno al 1850, trovando solo 10 moschee aperte su 70, e solo 7.000 abitanti, inclusi gli schiavi, pur notando la relativa ricchezza del sultano e il prestigio che ancora avvolgeva la sua figura, come riporta Vanni Beltrami nel suo Una corona per Agadès (ed. De Feo, 1982). L’ultimo sultano indipendente di Agadez fu Othman, salito al trono nel 1903.

I francesi imposero come suo successore Abel-er-Ramin Taghama, che tuttavia nel 1916 appoggiò (assieme all’Impero ottomano) la rivolta senussi di Kaocen Ag Mohammed. Le truppe francesi entrano ad Agadez il 3 marzo 1917, nonostante la guerriglia si protragga sui monti dell’Aïr fino alla cattura e assassinio di Taghama nel maggio 1919.

L’amministrazione coloniale francese riconosce l’importanza delle istituzioni tradizionali, e richiama ad Agadez il sultano Ibrahim nel 1917. La fine della Grande Guerra fa ripartire anche le rotte del commercio trans-sahariano, ma la relazione tra colonalisti e colonizzati resta difficile. Ibrahim è prima messo agli arresti per “slealtà”, quindi detronizzato nel novembre 1919 per “incapacità”. Resta comunque in carica fino al 1960, anno dell’indipendenza della Repubblica del Niger. L’attuale sultano dell’Aïr, Oumarou Ibrahim Oumarou, è suo nipote, in carica dal 2012.

Chi è Andrea Zambelli

Andrea Zambelli è uno pseudonimo collettivo usato da vari membri della redazione di East Journal.

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