Borisov e Petkov formeranno una coalizione per porre fine alla paralisi politica che ha caratterizzato la Bulgaria degli ultimi anni
Lo scenario più improbabile si è infine realizzato in una Bulgaria paralizzata da un’instabilità politica che l’ha portata ad andare al voto cinque volte in due anni. Il partito dell’ex premier Bojko Borisov (GERB), uscito vincente dalle ultime elezioni di domenica 2 aprile, firmerà un accordo di governo della durata di un anno e mezzo con l’alleanza PP-DB (Continuiamo il Cambiamento e Bulgaria Democratica), guidata da Kiril Petkov.
La coalizione di governo
Proprio “Continuiamo il Cambiamento“, la componente maggioritaria della coalizione liberale e anticorruzione, di Kiril Petkov aveva più volte smentito qualsiasi velleità di alleanza con Borisov, nemico giurato del partito nella sua lotta contro la corruzione.
La coalizione avrà come principale compito proprio quello di contrastare la corruzione: nella prima metà del mandato il focus sarà infatti sulle riforme costituzionali, in particolare in ambito giudiziario, soprattutto dopo le recenti dispute tra Ivan Geshev, procuratore generale accusato di nascondere casi di corruzione, e Bojko Borisov. I due, in passato stretti alleati, si sono scontrati dopo che Borisov ha accettato l’appello dell’opposizione per farlo fuori.
Il nuovo governo sarà guidato da due primi ministri che si alterneranno; il nome dato da GERB si conosce già da un po’: a diventare premier sarà Mariya Gabriel, fino a poco fa Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù. L’alleanza PP-DB ha invece proposto Nikolay Denkov, che guiderà il paese per i prossimi sei mesi.
Le reazioni
L’accordo ha sorpreso gli analisti, soprattutto perché Gabriel era pronta ad annunciare al presidente Rumen Radev che non era possibile formare alcun governo a guida GERB, dopo che il partito di Slavi Trifonov, “C’è un popolo così” (partito pigliatutto), aveva ritirato il suo supporto.
L’isolamento di Borisov è quindi rotto. Non è possibile predire quanto terrà la coalizione, visto che a breve le due parti che lo formano si scontreranno alle elezioni locali (dove Borisov dovrebbe perdere un po’ ovunque). È probabile che i partiti rimasti fedeli al messaggio “anti-Borisov”, in particolare l’estrema destra di “Rinascita”, guadagneranno supporto a seguito di quest’alleanza. Per ora, perlomeno, il paese sembra salvo dall’eterno ciclo di elezioni.
Foto: dal profilo Facebook di Mariya Gabriel