Titolo: Storia della Polonia, dal 1918 a oggi
Autore: Alessandro Ajres
Editore: Morcelliana / Scholé
Pagine: 240
Prezzo: euro 18
La Polonia si trova oggi in prima linea nel sostegno all’Ucraina in guerra, e lo fa recuperando un apparato simbolico e retorico che affonda le proprie radici nel passato: “confine morale” oltre la quale c’è la barbarie, “antemurale” dell’Europa e “nazione martire”, più volte distrutta e risorta, la Polonia si vuole al di sopra di ogni critica, eppure essa viene continuamente denunciata per l’atteggiamento di chiusura nell’ambito dei diritti civili e delle libertà democratiche: indipendenza della magistratura a rischio, Stato di diritto minato alle fondamenta, divieto d’aborto e zone LGBT-free, il governo di Varsavia è da tempo al centro di una disputa con l’Unione Europea che ha infine avviato una procedura d’infrazione contro il paese. Le elezioni politiche previste per ottobre diranno come Varsavia interpreterà il proprio ruolo per la pace globale e la democrazia nei prossimi, decisivi, anni.
Chiunque voglia capire la Polonia di oggi e di domani, deve conoscerne la storia che – da quelle parti – è una cosa maledettamente seria. Alessandro Ajres, ricercatore e slavista, ripercorre un secolo di storia polacca in Storia della Polonia, dal 1918 a oggi (Morcelliana Scholé, 2023) un testo agile ma rigoroso, che va dalla riconquistata indipendenza fino al ruolo centrale di oggi passando attraverso una guerra mondiale e l’egemonia sovietica, con uno sguardo approfondito sugli ultimi vent’anni.
Alessandro Ajres, docente di lingua e letteratura polacca prima all’Università di Torino e poi a quella di Bari, collabora con numerose riviste tra cui «Domani», «Linkiesta», «Vanity Fair», «East Journal» e «QCode Magazine», per le quali racconta l’attualità politica polacca. Proprio l’attenzione dedicata alla storia recente – segno distintivo della collana diretta da Simone Attilio Bellezza – rende il libro necessario a chiunque voglia comprendere l’identità nazionale e la coscienza collettiva di un popolo che abita il passato e lo rielabora costantemente per proiettarsi nell’avvenire. Non a caso la politica polacca ha più volte tentato di imporre una narrazione ufficiale, perché “chi controlla il passato, controlla il futuro”, secondo la celebre frase di Orwell. Ma la storia polacca è molto più forte delle catene con cui si cerca di imbrigliarla, forgiata da immani tragedie e gloriose rinascite – dall’eccidio di Katyn allo sterminio della sua numerosa comunità ebraica, dalla dittatura comunista all’epopea di Solidarnosc – che ne hanno fatto il perno attorno cui ruota oggi l’intera Europa centro-orientale.
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Alessandro Ajres ha dedicato alla Polonia numerosi saggi, tra cui Aborto senza frontiere. Il movimento polacco e i suoi modelli (Rosenberg & Sellier, 2022). I suoi articoli per East Journal sono disponibili qui.