La programmazione completa dell’edizione 2023 del Trieste Film Festival, appena presentata in conferenza stampa al palazzo della Regione di Trieste, particolarmente fitto di titoli ed eventi interessanti.
Da decenni il principale festival del cinema est europeo in Italia, il Trieste Film Festival riesce a proporre i titoli più rilevanti dell’anno precedente, insieme a nuove anteprime internazionali, retrospettive strutturate, con un’attenzione particolare al cinema al femminile. Anche quest’anno si ripropone un’agenda fitta di appuntamenti e di film da non perdere dal 21 al 28 gennaio.
Film d’apertura del festival, in anteprima nazionale, sarà Il Boemo di Petr Václav, il grande film biografico sulla figura di Josef Mysliveček, compositore boemo della generazione precedente a Mozart di grande fama all’epoca, oggi pressoché dimenticato. Un’opera tra le migliori del 2022 dell’ex blocco orientale che ricostruisce la società settecentesca, l’esperienza del teatro dell’opera lirica con un’attenzione storica notevole. Il film sarà presentato nella serata del 24 gennaio.
Il concorso lungometraggi sfoggia titoli cardine a livello internazionale: Metronom di Alexandru Belc (vincitore del premio Un Certain Regard alla migliore regia a Cannes), Sigurno Mjesto di Juraj Lerotić, vincitore di ben tre premi a Locarno (miglior regista emergente, miglior opera prima, miglior attore), e il nuovo film di George Ovarshvili (precedentemente premiato con il Globo di Cristallo a Karlovy Vary), per citare alcune delle pellicole in competizione. Le edizioni passate ci insegnano che non sempre le opere più premiate ad altri festival ottengono il premio del Trieste Film Festival, perciò bisogna attendere l’esito finale.
Come anche in passato, anche quest’anno il fuori concorso presenta un ventaglio cinematografico da non perdere: Chleb i Sol di Damian Kocur, premiato con il premio speciale della giuria nella sezione “Orizzonti” alla Mostra del Cinema di Venezia; sempre da Venezia Obet di Michal Blaško; Gigi La Legge di Alessandro Comodin, il film friulano premiato a Locarno quest’anno ed il nuovo film del maestro Krzysztof Zanussi, Il Numero Perfetto.
Due le retrospettive: “Oltre i bordi. I margini del cinema ceco e slovacco“, che include una selezione di film cecoslovacchi firmati da registi storici come František Vláčil, Elmar Klos, Jan Švankmajer e Otakar Vávra; Wild Roses, retrospettiva annuale di cinema contemporaneo al femminile che negli anni precedenti si è focalizzato sul cinema polacco e quello della Georgia, quest’anno presenta una selezione di cinema ucraino, con Klondike di Maryna Er Gorbach, trionfatrice a Berlino ed al Sundance e film scelto per rappresentare l’Ucraina nella corsa agli oscar (ma non selezionato dalla Academy), This Rain Will Never Stop di Alina Horlova, documentario particolare su una famiglia curda fuggita dalla guerra in Siria che vive una seconda volta il dramma del conflitto in Ucraina, Stop-Zemlja di Kateryna Hornostaj, e molte altre.
La selezione della 34ma edizione del Trieste Film Festival è talmente fitta di titoli interessanti da non poter essere riassunta in modo completo: i documentari fuori concorso includono Mariupolis 2 di Mantas Kvedaravičius e il nuovo cortometraggio di Dmytro Sucholytkyj-Sobčuk, che ha debuttato con il fenomenale Pamfir l’anno scorso. Si segnala anche la presenza in programma di un cortometraggio di Radu Jude, e di Sermon to the Fish, il più recente film di Hilal Baydarov, uno dei cineasti più rilevanti che ha studiato con Béla Tarr a Sarajevo. Molti anche gli appuntamenti non cinematografici: mostre, presentazioni di libri, ed altro.
Sul sito del Trieste Film Festival è possibile visionare il calendario completo ed informarsi per l’accredito o l’acquisto di biglietti.