In questi mesi ci sono state tante belle iniziative in merito al conflitto in Ucraina, incontri, convegni, dibattiti. Qualcuna ha visto anche la partecipazione di nostri redattori. A Trento in particolare, grazie alla presenza di diverse realtà da anni impegnate a raccontare l’Europa orientale e i Balcani, non sono mancati appuntamenti utili a far luce sulle cause, gli sviluppi possibili, le conseguenze di una guerra che ha dapprima sorpreso, poi sgomentato e infine confuso l’opinione pubblica. Quello previsto per domani, 23 aprile, ci sentiamo di consigliarlo.
Si tratta di “Alle radici della guerra in Ucraina“, evento promosso dalla Biblioteca Archivio del CSSEO (centro studi guidato da Fernando Orlandi, grande organizzatore di cultura ed esperto di questioni orientali) che si terrà a partire dalle ore 9.30 a Trento negli spazi della Fondazione Caritro, in via Calepina 1 e che – soprattutto – si potrà seguire su Zoom al link https://us02web.zoom.us/j/82529943260 .
“Alle radici della guerra in Ucraina” vedrà coinvolti esperti di altissimo livello a partire da Andrea Graziosi, storico e docente all’Università di Napoli Federico II, autore di molteplici fondamentali volumi sulla storia dell’area post-sovietica, che terrà un intervento dal titolo “La divergenza russo-ucraina dal 1991 ad oggi”. Seguiranno Andrea Borelli (Università della Calabria) con “Khrushchev regalò la Crimea all’Ucraina?” e lo stesso Fernando Orlandi con “Fu promesso il non allargamento della NATO a Est?”. Chiuderanno la sessione del mattino Giorgio Cella. docente all’Università Cattolica e recente autore di Storia e geopolitica della crisi ucraina (Carocci, 2022) e Simone Attilio Bellezza, ricercatore all’Università di Napoli Federico II, autore di un volumetto che tutti dovrebbero leggere – e che chi scrive tiene sempre nello zaino – dal titolo “Il destino dell’Ucraina, il futuro dell’Europa“.
La sessione pomeridiana, a partire dalle ore 15, affronterà la questione delle minoranze linguistiche dell’Ucraina con Simona Merlo (Università di Roma 3), quella degli Accordi di Minsk, con Vladimir Socor (Jamestown Foundation) e altri problemi di politica internazionale con Guido Lenzi, Roberto Toniatti e Davide Zaffi.
Se volete uscire dalle bolle “social” e dalle logiche rissose dei talk-show, questa è l’occasione giusta per voi.