di Giovanni Bensi
da Mosca. Il Nord Caucaso, la regione russa che comprende tali focolai di tensione come la Cecenia e il Daghestan, suscita forti preoccupazioni al Cremlino. Aleksandr Khloponin, rappresentante politico (polpred) del presidente russo Dmitrij Medvedev nella Circostrizione federale Nord-caucasica, ha dichiarato che oggi questa regione “occupa uno dei primi posti” fra le regioni russe “per il riciclaggio del denaro sporco”. Egli ha pronunciato queste parole il 20 dicembre 2011 ad una riunione dell’amministrazione locale del ministero degli interni dedicata ai consuntivi di fine d’anno.
Il polpred ha spiegato che “viene riciclata un’enorme quantità di denaro attraverso il sistema bancario, attraverso compagnie di comodo” e nella circoscrizione vengono scoperti anche casi di stampa di monete false”. Khloponin ha ammesso che in oltre dieci anni di lotta con la clandestinità armata non è stato possibile ottenere che i guerriglieri cessino di ricevere appoggio finanziario dal loro simpatizzanti. “Non siamo riusciti a far sì che la corrente di denaro diretta al finanziamento della criminalità e del terrorismo cessi in modo definitivo. Inoltre non siamo riusciti a spezzare la compenetrazione fra la criminalità e il potere”: queste le conclusioni a cui è giunto Khloponin.
In precedenza la Corte dei conti russa aveva fatto una relazione sulle irregolarità nell’uso dei mezzi di bilancio nel Nord Caucaso nel 2010. Secondo i dati della Corte, oltre 18 miliardi di rubli, cioè circa il 10% del volume complessivo del denaro stanziato, sono stati spesi in maniera irregolare. Il finanziamento complessivo del Nord Caucaso, secondo i dati del ministero delle finanze nel 2011 è stato valutato in 167,8 miliardi di rubli. Verso la fine del 2011 i piani per la modernizzazione socio-economica del Nord Caucaso si sono arenati. Nella regione è in corso un massiccio riarmo delle truppe russe, ma l’approvazione del programma federale per lo sviluppo del Nord Caucaso è stata rinviata, come minimo, a maggio 2012: il ministero delle finanze ha dichiarato di non essere in grado di reperire la somma di 2,6 trilioni di rubli prevista nel programma stesso, il cui costo complessivo si aggira intorno ai 4 trilioni. Nello stesso tempo per il riarmo della Circoscrizione militare Sud, comprendente il Nord Caucaso, è prevista la spesa di oltre 5 trilioni di rubli entro il 2020. Già ora nella regione è in corso un massiccio riarmo dei reparti combattenti.
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