di Claudia Leporatti
Lunedì mattina un corteo di “indignati” ungheresi si è messo in marcia verso Budapest dalla città di Miskolc, con l’obiettivo di attirare l’attenzione sulla regione in cui vivono, interessata da un forte aumento della disoccupazione, dei tagli salariali e dal calo delle possibilità economiche. A supportare l’iniziativa della contea di Borsod il partito socialista magiaro, MSzP, la principale forza di opposizione al governo conservatore di Orbán. L’arrivo dei manifestanti, che cammineranno per otto giorni, è in programma per l’apertura della sessione primaverile del parlamento ungherese. Il segretario di stato per i governi locali András Tállai ha atteso martedì i manifestanti nella località di Mezőkövesd, offrendo cibo a coloro che hanno accettato di spalare la neve. Secondo la stampa ungherese, alcuni dei partecipanti alla marcia si sono messi a lavoro spalando parte della neve che in questi giorni sta ricoprendo il Paese, colpito da un febbraio particolarmente rigido. Nello stesso luogo, due politici del partito verde Lmp si sono uniti all’iniziativa per circa 12 km.