Ufuk Yıkılmaz, meglio conosciuto come Şehinşah, rapper e videomaker turco è stato arrestato sabato 5 giugno 2021 con l’accusa di “insulti al presidente”.
È stato lui stesso ad annunciare su Twitter di essere stato fermato in aeroporto e di essere poi stato sottoposto a fermo. L’artista ha pubblicato il tweet mentre si trovava ancora nel centro di detenzione temporanea dove, a suo dire, le autorità stavano esaminando diversi file a suo nome.
Dopo qualche ora il rapper è tornato a farsi sentire, rilasciando dichiarazioni polemiche sull’accaduto: “Ragazzi, sono fuori. Grazie a tutti coloro che mi hanno supportato sulle piattaforme social. Mi avete dato la forza per non sentirmi solo. Presto realizzerò un pezzo di protesta riguardo all’accaduto. Sono stanco di essere gettato in cella di custodia sempre per gli stessi motivi”.
Non sono ben chiare le regioni del fermo, certo è che Ufuk non è nuovo a frizioni con il governo dell’AKP e suoi membri, sono passati 5 anni da quando cantava “sei così debole che hai abbracciato Tayyip, vergognati turco” nella canzone Sayın Türk, ma qualcuno evidentemente continua a non digerire i suoi versi. “Il mio cliente è stato trattenuto per diversi fascicoli riguardanti la sua persona, presto rilasceremo una dichiarazione con tutti i dettagli”, ha dichiarato l’avvocato del rapper.
Şehinşah non è il primo rapper a finire nel il mirino dello stato turco: “Nomi famosi, tra cui Ezhel [che è stato costretto a emigrare in Germania per via delle noie con il governo] e un altro cosiddetto master of ceremony di Istanbul, Şam, sono stati arrestati a causa del contenuto dei loro testi, e alcuni artisti come Uraz e Ceg sono stati condannati al carcere”.
L’accusa di “insulti al presidente” sta diventando l’asso piglia tutto di Recep Tayyip Erdoğan. Dati del ministero della giustizia di Ankara parlano di oltre 130.000 persone indagate per questa fattispecie di reato negli ultimi sei anni, con quasi 10.000 condannati, tra i quali figurano politici, giornalisti, scrittori e cittadini comuni. I minorenni processati per questi tipo di accusa sono oltre 900.
Foto: Şehinşah via Twitter