di Enzo Navarra (articolo in aggiornamento)
DA ATENE – Alle 13.51 ora greca, con epicentro a nord dell’isola di Samos, è stato registrato un violento sisma che ha scosso tutta la Grecia e la Turchia. La prima stima dell’Istituto Euromediterraneo parlava di un terremoto di magnitudo 6.9, con epicentro a 13 km a nord ovest dal porto di Karlovasi e ipocentro con profondità di 10 km, mentre per l’Osservatorio Nazionale di Atene la magnitudo è di 6.7, l’epicentro a 19 km a nord di Samos con profondità di soli 2 km. La scossa è stata percepita anche in Albania e in Bulgaria.
Il terremoto ha creato grossi danni materiali soprattutto nella zona di Izmir, sulle coste turche, con i primi video che hanno mostrato subito una coltre di fumo alzarsi dai palazzi crollati. Ci sono decine di persone bloccate sotto le macerie nella città turca, con le prime operazioni di salvataggio in corso: i media locali parlano di 25 morti, causati dal crollo di un palazzo nel distretto di Bayraklı, e oltre 830 feriti. Si registrano due morti e otto feriti a Samos, con ingenti danni alla chiesa della Madonna Theotokos a Karlovasi, una delle più grandi dei Balcani. Due feriti dall’isola sono stati trasportati d’urgenza ad Atene.
La lunga durata – chi vi scrive ha percepito la scossa per oltre trenta secondi ad Atene – e la poca profondità sono due fattori decisivi per i danni materiali e anche per le prossime ore, se non giorni. Infatti, secondo il sismologo Vasilis Papazachos «ci sarà una grande attività sismica che potrebbe durare anche mesi e l’intensità sarà maggiore nelle prossime 48 ore, poiché una parte della faglia raggiunge la costa occidentale dell’isola di Samos. Quindi ci potrebbero essere delle scosse anche a ridosso dell’isola che causeranno grandi danni. Scosse di assestamento di magnitudo 6 potrebbero facilmente avvenire dopo un terremoto così violento». Già nella serata di venerdì 30 ottobre sono state registrate 84 scosse di assestamento ad Izmir, di cui ben 16 oltre il magnitudo 4.
La paura non è solo quella dei terremoti, ma anche dei maremoti: da Seferihisar, a sud ovest da Izmir, sta circolando questo video, con l’acqua che porta via tutto quello che si trova davanti, mentre negli ultimi minuti si sono registrati quattro tsunami a Samos.
In seguito a questo fatto è stato rinviato il discorso del premier greco Kyriakos Mitsotakis, previsto per le 15 ora locale, sulle nuove misure per la seconda ondata del virus, mentre il ministro della protezione civile Nikos Chardalias si sta recando in questo momento a Samos.
Ιl servizio 112 greco per le emergenze ha allertato gli abitanti di Samos di evitare i palazzi pericolanti, rimanere in luoghi aperti sicuri, non telefonare se non per emergenze, rimanere lontano dalle coste, seguire i mass media e stare attenti alle onde alte.
Immagine: Daily Sabah