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UCRAINA: In fiamme il Donbas, incendi sulla linea del fronte

Da KIEV – Lo scorso 30 settembre diversi grossi incendi sono divampati nei territori a est dell’Ucraina, più precisamente nelle foreste della regione di Lukansk, a pochi chilometri dalla linea del fronte dove, da sei anni, si combatte un conflitto armato tra le forze armate ucraine e quelle separatiste russe.

Gli incendi si sono verificati in una vasta area tra Stanytsia Luhanska e Severodonetsk, entrambi territori sotto il controllo del governo di Kiev, provocando morti e feriti fra i civili. Almeno 22 villaggi sono stati colpiti dalle fiamme, aggravate da raffiche di vento e condizioni meteorologiche estremamente difficili. Il servizio statale di emergenza ucraino ha fatto evacuare 120 persone dalla zona, mentre le autorità locali hanno riportato un totale di 146 incendi su 11.000 ettari, 82 dei quali sono stati estinti alle 14:00 di ieri, 1 ottobre; distrutti anche circa 250 edifici, tra cui una trentina di case.

In fiamme anche il checkpoint di Stanytsia Luhanska, luogo che si trova a pochi chilometri dal fronte e che funge da posto di blocco e punto di entrata-uscita fra la zone controllata da Kiev e la zona della repubblica separatista di Luhansk (LNR). “Attualmente, al posto di blocco, gli elementi dell’infrastruttura sono temporaneamente danneggiati. I vigili del fuoco del servizio statale di emergenza sono arrivati sul posto assieme alle guardie di frontiera e assumeranno tutte le misure necessarie per localizzarne l’origine“, riportano le autorità locali.

 

Secondo alcune fonti, gli incendi sarebbero stati causati da alcuni bombardamenti provenienti da un’area limitrofa, controllata dalle forze armate separatiste; le raffiche di vento avrebbero fatto il resto. Tuttavia, le cause degli incendi saranno stabilite dalle indagini: la procura regionale ha già aperto un procedimento penale per violazione delle esigenze di sicurezza antincendio stabilite dalla normativa.

“Questo non è l’anno migliore per il nostro paese in termini di disastri naturali e altre tragedie“, ha dichiarato giovedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendosi non solo alla pandemia di Covid in corso, ma anche agli incendi di aprile che hanno devastato più di 66.000 ettari nella zona di esclusione intorno a Chernobyl.

 

Immagine di copertina: Servizio di guardia di frontiera statale dell’Ucraina

Chi è Claudia Bettiol

Nata lo stesso giorno di Gorbačëv nell'anno della catastrofe di Chernobyl, sono una slavista di formazione. Grande appassionata di architettura sovietica, dopo un anno di studio alla pari ad Astrakhan, un Erasmus a Tartu e un volontariato a Sumy, ho lasciato definitivamente l'Italia per l'Ucraina, dove attualmente abito e lavoro. Collaboro con East Journal e Osservatorio Balcani e Caucaso, occupandomi principalmente di Ucraina e dell'area russofona.

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