di Matteo Zola
Un colpo basso, insomma, nel gioco dello scarica barile tra le due sponde dell’Atlantico, che palesa come “l’alleato americano” abbia per l’Europa interessi padronali. Finché l’Europa serve ai mercati e alle milizie a stelle e strisce, tutto bene, quando arranca ecco che torna l’isolazionismo dell’ “ognuno per sé e Dio per tutti”. Salvo mantenere ben armate le loro basi sul territorio europeo e spedirci in casa i loro commissari monetari per poi declassarci con le loro agenzie di rating.
A proposito: c’è anche il fondo europeo salva-Stati (Efsf) nel mirino di Standard & Poor’s. Dopo aver messo sotto osservazione i debiti di quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, compresi quelli tripla A di Francia e Germania, l’agenzia di rating statunitense ha aperto un fascicolo anche sull’European Financial Stability Facility (Efsf), il fondo a scadenza dell’Unione che ha finanziato i governi in crisi di liquidità.
E adesso due chiacchiere da bar. Angela Merkel, il cancelliere tedesco, non avrà preso bene la notizia. Resta da decidere che fare: la Germania ha finora resistito alla speculazione ma affondata Berlino andiamo tutti sotto. L’alternativa è un’Europa a marca tedesca, se la Gran Bretagna ci sta. E non sembra dell’idea. La guerra continua.
perfetto.
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