di Nicolò de Fanti
Il presidente croato Ivo Josipovic ha annunciato pubblicamente che la data delle prossime elezioni politiche in Croazia sarà quella del 4 dicembre 2011. Saranno cosi circa 4 milioni gli elettori chiamati ad eleggere la camera dei deputati che presumibilmente condurrà l’ex repubblica jugoslava a diventare il 28° membro dell’Unione Europea nel 2013.
Risulterà davvero difficile per l’attuale partito al potere, quell’Unione democratica croata (Hdz) guidato dal permier uscente Jadranka Kosor, mantenere la maggioranza sui 151 deputati che compongono il Sabor, il parlamento monocamerale di Zagabria. I sondaggi effettuati in questi mesi , non lascerebbero scampo infatti all’Unione Democratica Croata ritenuta in piena caduta libera: travolta dagli scandali dei suoi maggiori esponenti, indagata dall’agenzia investigativa anti corruzione come partito causa finanziamenti illeciti e abbandonata a quanto sembra da una grande fetta dell’elettorato di centrodestra-cattolico, da sempre paniere di voti per il partito fondato da Franjo Tudjman padre della Croazia indipendente dal 1991.
A sfidare il partito del premier in carica sarà la coalizione di centro sinistra Kukuriku ( dal nome di un noto ristorante nelle vicinanze di Rijeka dove avvenne la decisiva cena tra i vari leaders), frutto dell’unione di Partito Socialdemocratico (Sdp), Partito popolare (Hns, liberali) , Partito dei pensionati, e del Partito regionale Istriano della Dieta Democratica che rappresenta anche la maggioranza degli italiani di Croazia.
Candidato per le sinistre unite come futuro premier sarà il quarantaquattrenne presidente dei socialdemocratici Zoran Milanovic, leader indiscusso dell’opposizione. Milanovic, erede di Racan nel Sdp, in parlamento dal 2007, rappresenta il “volto pulito” all’interno del panorama politico croato ed il maggior indiziato alla futura guida del paese, chiamato a debellarne, una corruzione difficilmente riscontrabile in altri paesi dell’area Ue.