UNGHERIA: Multe e prigione per i senzatetto

La notizia è di quelle che non possono che destare scalpore. Così l’Ungheria torna alla ribalta della stampa internazionale con una legge a dir poco fuori dal comune che autorizza le forze dell’ordine a multare o arrestare i senzatetto per vagabondaggio. Multe salate, da 50mila a 150mila fiorini, pari a circa 470 euro. Ovvio che chi vive per strada questi soldi non li ha e il governo ungherese ne è consapevole.
Lo scopo della manovra, che già solo in fase di discussione aveva provocato una manifestazione nell’ottavo distretto di Budapest (la zona con la maggior concentrazione di senza fissa dimora)  con 28 arresti, sarebbe di allontanare chi staziona in modo permanente nei sottopassaggi della metropolitana, in strada o nei giardini pubblici. La norma, emendamento alla legge sui reati minori, sarà in vigore dal primo dicembre ed è stata proposta a giugno dal partito di maggioranza Fidesz. Il provvedimento non dovrà essere applicato qualora ai bisognosi in questione non sia stato fornito un rifugio.

Il primo dei 23 distretti della capitale magiara a volere una regolamentazione per costringere i poveri a spostarsi dalle aree pubbliche ai ricoveri appositi è stato quello di Jozsefvaros, l’ottavo, noto come il quartiere malfamato di Pest. Il sindaco di questa parte della città, Mate Kocsis, ha lanciato una campagna introducendo le multe contro coloro che si rifiutano di abbandonare la strada in favore dei rifugi autorizzati dal comune. A settembre nello stesso distretto l’argomento era stato oggetto di un referendum popolare, che non ha raggiunto il quorum, ma la maggioranza dei votanti è risultata favorevole all’intervento.

Secondo l’ombudsman del parlamento ungherese “La città appartiene a tutti” e tali regolamenti sarebbero “inaccettabili” e anticostituzionali.

Chi è Claudia Leporatti

Giornalista, è direttore responsabile del giornale online Economia.hu, il principale magazine in italiano sull'economia ungherese e i rapporti Ungheria-Italia, edito da ITL Group. Offre tour guidati di Budapest in italiano e inglese. Parla inglese e ungherese, ma resta una persona molto difficile da capire. Scrive racconti e sta lavorando (o pensando) al suo primo romanzo. Nata a Bagno a Ripoli (Firenze) senza alcuna ragione, vive a Budapest, per lo stesso motivo.

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2 commenti

  1. se veramente danno loro un tetto sotto cui dormire mi sembra una buona cosa.
    se invece, come sospetto, li si voglia cacciar via dalla città, allora è una roba da nazisti quali sono poi

  2. dipende da che strutture sono state messe a disposizione dei senzatetto….a me pare un concentramento e i concentramenti non mi piacciono affatto.

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