UCRAINA: Approvata l'autonomia per il Donbass, mentre si firma l'Accordo con l'UE

Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha presentato al parlamento una proposta che garantirebbe alle regioni separatiste uno status di limitata autonomia, offrendo al contempo l’amnistia per tutti i combattenti filorussi.

La legge, approvata dal parlamento, concede alle regioni separatiste l’uso del russo come lingua istituzionale (accanto all’ucraino) e prevede elezioni locali per il 9 novembre. Prevede inoltre che le autorità regionali possano intrattenere “buone e strette relazioni” con la controparte russa. Intanto l’Unione Europea ha dichiarato che potrebbe ritirare la sanzioni entro un mese qualora il processo di pace facesse passi avanti significativi.

Basterà?

La decisione di concedere l’autonomia alle regioni orientali non viene in un giorno qualsiasi. Oggi è il giorno della ratifica dell’Accordo di associazione tra l’Unione Europea e l’Ucraina. “Una giornata storica”, ha affermato Poroshenko, anche se Mosca ha ottenuto che l’applicazione commerciale sia ritardata fino al 2016 perché teme, a ragione, che i prodotti europei entrino in Russia attraverso la porta dell’Ucraina. Ci sarà tempo per valutare quanto “storica” sia davvero la giornata di oggi, e se l’accordo commerciale con l’Unione porterà benefici alla casse dello Stato ucraino oltre che alle tasche degli oligarchi – Poroshenko in primis.

In nome di questo Accordo si è combattuta una guerra – e ancora cadono bombe e si registrano morti – aprendo il vaso di pandora dell’ultranazionalismo ucraino; si è lasciato che i russi si mangiassero un pezzo del paese; si è acconsentito alla prima annessione territoriale (quella della Crimea) dal secondo dopoguerra ad oggi. Si è sacrificata, sull’altare dell’interesse economico, l’unità culturale del paese minando alle basi la convivenza sociale tra due gruppi (i russofoni e gli ucrainofoni) che mai in passato hanno avuto ragioni di scontro. Il tempo ci dirà se il sacrificio è valso a qualcosa. 

 

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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37 commenti

  1. La proposta di Poroshenko arriva fuori tempo massimo e ormai fa solo ridere. Offrire una limitata autonomia a regioni che ormai si sono guadagnate l’indipendenza combattendo è puerile, sembra più che altro un escamotage per nascondere una disfatta che con l’arrivo dell’inverno e i caloriferi spenti sarà totale. Il fatto che l’applicazione del famigerato accordo con l’UE sia stata rimandata al 2016 è il segnale che l’Europa si prepara a scaricare l’Ucraina, nessuno crede seriamente che questo regime (e questo paese ?) arriveranno a quella data. L’Europa ha sottovalutato i rischi di questa stolta avventura coloniale, pensava costasse poco ed invece sta diventando un disastro politico ed economico. I danni provocati alle relazione con la Russia superano ormai di decine di volte quel che può valere uno stato fallito come l’Ucraina, e sarebbe il caso di individuare gli ideatori di questa cretinata di eastern partnership e far pagare a loro i danni. L’Ucraina è bollita ed imploderà entro un paio di anni al massimo, nell’ultimo ventennio è stata in piedi solo grazie alla beneficenza russa (leggi: gas regalato) ma adesso dovrà pagare tutto, e non ha un soldo.

  2. Il tempo ci dirà se la ragionevole pretesa dell’Ucraina di non volere essere l’eterna sorella minore dalla grande Russia riuscirà a realizzarsi in questa generazione o no.
    Versiamo litri d’inchiostro per le “ragioni” o meno della Scozia, ci inalberiamo, più o meno a comando, per quelle della Crimea, ci strappiamo le vesti per i “disagi” e le rimostranze delle minoranze est ucraine verso Kyiv, mentre la volontà della maggioranza del popolo ucraino di cercarsi una sua strada, senza protettorati e padrini, viene artatamente confusa con giochi politici e oscure trame internazionali, quando l’unica “colpa” dell’Ucraina è di essere nel cortile di casa di un autocrate deciso a conquistarsi il suo posto al sole.
    Evidentemente con i carri armati russi in casa, il governo di Kyiv non può che procedere con estrema prudenza, tanto più che il ricatto moscovita ha il braccio lungo ed è d’acciaio.
    Alla lunga vedremo se gli interessati profeti di sventura avranno ragione, ovviamente io mi auguro di no, comunque c’è sempre la prossima generazione.

  3. Euro parlamento interrogazione parlamentare e discorso di Salvini e Bonanno sul caso Sanzioni alla Russia:

    http://www.lapadania.net/Detail_News_Display?ID=4215&typeb=0&Salvini-e-Buonanno-all-Europarlamento–No-sanzioni-alla-Russia

    • Quando ci sono da proteggere gli interessi della Russia di Putin si è veramente di bocca buona: si è disposti ad imbarcare chiunque!
      Dalla Lega al Front National, dal Jobbik agli euroscettici inglesi, tuti sul carrozzone a suonare le lodi del SALVATORE d’EUROPA!
      Che poi oggi come oggi, la Russia sia il terreno di coltura ideale per fascismi, ultranazionalismi, tradizionalismi e neonazismi di vario genere e gradazione, è incontestabile. E che Putin goda ampia considerazione, in patria e all’estero, proprio da quei settori dell’opinione pubblica, è un fenomeno non poi così paradossale: in fondo la sua cultura da ex KGB lo porta a privilegiare “ordine e disciplina” e la nostalgia per il passato sovietico fa il resto.
      Che questo piaccia ai suoi fans che vengono da altre esperienze politiche (parlo in Europa) non è cos’ scontato e in fondo se ne vergognano un po’. Ma tant’è, cosa si deve fare per la Grande Russia!
      En passant, noto che l’articolo dedicato alla riunione a Mosca dell’internazionale “nera” non ha sollevato grande interesse, peccato.

      • Personalmente che sia la lega 5 stelle, front national , PD Gian Angelo, se uno dice una cosa che condivido non vedo perché non lo possa fare indipendentemente da chi la dice!
        Infatti pur non condividendo molto spesso il Suo rispettabilissimo pensiero a volte invece l’ho condiviso e l’ho fatto anche presente.
        Adesso condivido quello che ha detto e fatto Salvini e Berlusconi negli scorsi gg, altre cose non le posso condividere, ho il mio pensiero e le mie idee non devono combaciare o allinearsi per forza a uno o all’altro schieramento.

        • La sua è una posizione rispettabilissima ma la mia considerazione era generale.
          Volevo sottolineare come spesso gli orchestratori delle campagne di controinformazione/disinformazione non vada troppo per il sottile e “rispettabili” giornalisti o commentatori politici raccattino su qualsisia opinione possa “servire” non tanto a dimostrare la loro tesi, ma a “creare” verità da diffondere sui media. E la propaganda putinoid mi sembra un esempio calzante.

      • non ha sollevato grande interesse neppure in Russia, non ne ha parlato nessuno

        • Mah! Ne riparleremo quando si sarà tenuto.
          Non vorrei che solo noi italiani ci dobbiamo godere gli sproloqui di Alexandr Dugin, i deliri mistici di Dmitry Tsorionov e il pastiche dell’internazionale nazional-patriottica con Gennady Zyuganov e Roberto Fiore sullo stesso palco.

  4. …in compenso si diventa di bocca buona ad appoggiare chi mette le persone nei cassonetti, e questa è solo una mascalzonata di pessimo gusto, ma mascalzonata, ben altro rispetto ai crimini commessi a loro ascrivibili.

  5. La fonte è il sito ANSA, probabilmente per molti sarà molto poco attendibile, ma si sa questo passa l’Italia , comunque oggi ha pubblicato le dichiarazioni del “solito” ministro Ucraino quindi da non prendere sul serio, peccato che stavolta sia l’uomo che la CIA ha designato come capo dell’esecutivo ancora ai tempi di Yanukovic e attualmente primo ministro ucraino ecco quanto pubblicato:
    …Intanto oggi il premier ucraino Arseni Iatseniuk ha minacciato di epurare un milione di persone. La legge votata ieri dal parlamento ucraino, ha spiegato il premier, per epurare da certe professioni chi è ritenuto compromesso con il vecchio governo di Viktor Ianukovich o addirittura – a oltre 20 anni di distanza dalla dissoluzione dell’Urss – con il Kgb in epoca sovietica, colpirà circa un milione di persone.
    Chissà cosa avrà voluto dire con epurazione, ma sicuramente avrà scherzato, tanto lui a Mosca alla riunione dell’internazionale nera non era invitato…o magari spera di esserlo il prossimo anno!!!

    • Non mi faccia fare affermazioni che non ho fatto: non ho detto che il ministro della difesa (la dichiarazione sulle armi NATO era di Valery Heletey, non di Arseni Iatseniuk) non è attendibile, ho sottolineato che forse era più una “speranza” che una certezza… Come i fatti hanno poi dimostrato. Mi ripeto “Boletus66 si può tranquillizzare per quanto riguarda gli ucraini, mentre io posso continuare a preoccuparmi dei carri armati e missili RUSSI”, che invece evidentemente non la preoccupano minimamente.
      I suoi commenti sul discorso, un po’ enfatico l’ammetto, di Iatseniuk mi suonano confusi e disinformati. Il PM ucraino illustrava l’importanza della lotta alla corruzione (lustration), piaga della vita pubblica ucraina, come ci viene ricordato ad ogni passo (l’ultima definizione per l’Ucraina era di “paese bollito” che non arriverà all’anno prossimo e in cui le fantomatiche armi NATO finirebbero in vendita su Ebay, prima che al fronte…). Ed era stata una delle richieste di Maidan.
      Credo che sforzi in questa direzione dovrebbero godere di considerazioni. Se le piacciono le barzellette ci sono tutte le dichiarazioni dei sedicenti ministri delle repubblichette popolari, in attesa di quelle degli oratori rosso-neri di Mosca.

  6. Relativamente all’articolo non ho capito cosa vuol dire la legge, che le regioni “autonome” possano intrattenere buoni e stretti rapporti e relazioni col vicino russo…!?!?Il resto degli altri oblast sono obbligati a schifarli?
    Per quanto riguarda la lingua russa bhe meno male visto che la maggior parte delle persone del Donbass parla SOLO russo anche se l’ucraino possano anche conoscerlo.
    Parlo a ragion veduta infatti guardando la televisione Ucraina ( non quella bugiarda Russa come dicono molti) quando intervistano le persone per strada queste parlano solo in russo e pure l’inviato Ucraino è costretto a farlo.
    Comunque già un passo avanti rispetto a mesi orsono quando una deputata del partito della Timoschenko diceva che chi in ucraina chi parlava russo era da eliminare fisicamente.
    Sulla domanda che pone l’articolista su quanto possa portare nelle casse ucraine l’accordo UE, non lo so e non so se i milioni di Europei aspettassero che il mercato ucraino si aprisse all’Europa per andare a comprare i loro prodotti.
    Forse qualche industriale potrà pensare di aprire fabbriche sul territorio con costi della manodopera e del lavoro inferiori a quelli europei, vedremo.

  7. … si è acconsentito alla prima annessione territoriale (quella della Crimea) dal secondo dopoguerra ad oggi…direi che di annessioni c’è stata anche quella di Honk Kong con la Cina anche se questa era preventivata, il ricongiungimento delle due Germanie, la Germania ovest si è annessa l Germania dell’est ma i confini si sono modificati in ogni dove in africa con la nascita del Sud Sudan, e in particolare modo in europa lo smembramento della Jugoslavia con la nascita di numerosi stati, il discioglimento dell’Urss, la separazione della Cecoslovacchia…quindi i confini statali non sono cose immutabili come ci vogliono far credere ma nella storia del mondo son sempre mutati e muteranno in futuro magari già da domani se vincerà il referendum in Scozia.

  8. Siamo arrivati al terzo carico umanitario composto di 200 camion di aiuti umanitari nell’est ucraino, come mai non se ne parla più in toni allarmistici, invasioni e quant’altro come nel caso del primo??
    Nel totale disinteresse dei media internazionali da Rasmussen a Poroschenko ad Obama, nessuno commenta mentre i doganieri ucraini e la croce rossa internazionale si son pure rifiutati di ispezionarli senza dar motivazioni e li hanno fatti entrare in territorio ucraino.

    • Una doverosa precisazione: né alla Croce Rossa Internazionale ne tanto meno alle autorità ucraine è stato richiesto alcunché e quindi non hanno potuto ovviamente “rifiutare” nulla.
      Gli aiuti “umanitari” sono entrati nella zona controllata dai russi: non ci vedo doganieri ucraini nei paraggi a dare spiegazioni (non richieste…).

      • Direi che è ben informato dove ha preso queste informazioni?
        Io ho trovato su ansa che poi gira una informazione dell’itar -tas, che ovviamente secondo Lei è completamente inaffidabile…
        http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/09/20/terzo-carico-di-aiuti-russi-a-donetsk_2ebc83aa-1136-47d6-89b2-1b2923cd33b3.html
        Comunque a parte questo che potrebbe essere un dettaglio, il motivo del mio commento era un altro mi spiega come mai si è fatto un gran can can sul primo convoglio,mentre ora ne sono arrivati altri due nel completo anonimato??
        Ora era così perocosi pieni di armi di ogni tipo?
        Tanto che tutti han detto ecco perché han vinto i separatisi i russi gli hanno mandato ogni sorta di armi!
        Oksa diceva nei suo bollettini di Ukraina Pravda che andando via i camion erano carichi di ogni ben di dio che avevano gli ucraini e si portavano in Russia……da ridere!!!!
        Adesso gli altri due convogli non frega niente a nessuno!
        Come mai???
        Ha mai provato a chiedere a qualcuno per strada se sapeva che dopo il primo convoglio, se mai sapesse di un primo, che ne sono stati inviato alti due??
        Perché nessuno ne parla e non lancia allarmi di invasioni, di diritto internazionale e altri sproloqui simili?

        • Poi non dica eresie i doganieri ucraini controllano ogni centimetro del confine anche nelle zone separatiste, tant’è che dove è entrato il primo convoglio i doganieri erano li.
          Vedo che non è per nulla informato del confine tra Russia e ucraina….ogni strada che porta dall’Ucraina alla Russia ogni posto di controllo sono presero entrambi i miliziani dei due paesi a maggior ragione quelli dove possono passare camion!!
          Credo che non abbia mai visto un confine russo ucraino se. Parla così !!!

          • Caro Alberto, mi pare che sia lei a non essere ben informato: le aree “ribelli” confinano direttamente con la Russia, non è notizia di oggi. Proprio da un posto confine “ribelle”, quello di Izvarine, era passato il primo convoglio a fine agosto: https://www.youtube.com/watch?v=HXSavNR7y7Y

          • Ovvio che le aree ribelli confinano direttamente con la Russia ma al ceck point del passaggio del primo convoglio sia OCSE che croce rossa che doganieri Ucraini erano presenti….che poi non abbiano controllato questo è un’altro problema… ma c’erano.

          • Gentilissimo Denti traggo un pezzo dall’articolo di East Journal relativo al convoglio umanitario scrive Matteo Zola:

            …..l convoglio umanitario russo è entrato in Ucraina, senza l’autorizzazione di Kiev, tramite il valico di Izvaryne controllato dai separatisti. Da giorni le guardie di frontiera ucraine lo trattenevano al confine per “ulteriori ispezioni” dopo che alcuni camion erano stati trovati semivuoti. Cosa contenevano? Armi da contrabbandare ai separatisti, secondo Kiev. Ma a essere contrabbandate sono state anzitutto le paure.

            Ci sono o non ci sono le guardi di frontiera Ucraine perché se non ci sono ha ragione Lei e quello che ha scritto Zola non corrisponde alla realtà oppure ho ragione Zola….e di conseguenza anche io.

          • … la cosa buona è che almeno emerge il fatto che East Journal non ha una linea, e non averla è secondo me l’unica possibilità per fare un’informazione plurale e indipendente (persino gli uni dagli altri!). Per quanto riguarda le guardie di frontiera, nessuno di noi era là. Le mie fonti, per la cronaca, sono la BBC, il Guardian, il Telegraph e la Reuters. Da una di quelle devo aver preso l’informazione in questione che, però, potrebbe essere sbagliata. E’ una guerra, e le informazioni sono difficili da avere anche per inviati di lunga esperienza e con testate strutturate alle spalle. E noi non siamo sul fronte, da Londra (io) o Bruxelles (Denti), probabilmente attingiamo a fonti diverse. Grande confusione sotto il cielo.

            Un saluto

            Matteo

        • Ha perfettamente ragione, non mi fido delle notizie della Itar-Tass o RIA Novosti, e dovrebbe cominciarlo a fare anche l’Ansa. La CRI ha rilasciato una dichiarazione in proposito (http://news24h.allnews24h.com/Hh5s) e il governo ucraino non ha ricevuto alcuna informazione preventiva in proposito.
          Quanto ai doganieri “ucraini” che controllerebbero ogni metro del confine con la Russia anche nelle zone occupate dai miliziani…
          Circa impianti industriali “trasportati” in Russia con i camions degli “aiuti umanitari”, un’interessante notizia di una agenzia russa: http://rusvesna.su/news/1409122644 (The Luhansk machine-building factory is being evacuated to Russian Chuvashia).
          Che oggi come oggi i “convogli umanitari” sollevino così poco interesse forse è favorito dal fatto che il pubblico li confonde con le escursioni vacanziere dei soldati “in licenza” russi nella confinante Ucraina. D’altronde nessuno parla degli aiuti distribuiti dal governo e fondazioni private ucraini e stranieri.

  9. Una analisi molto lucida sulla disinformazione dei media italiani, dal premio Ilaria Alpi per il giornalismo.

    http://www.pandoratv.it/#.VB2sA9mg5XI.mailto

    • Come sempre con Chiesa mi ci arrabbio: da una vita riesce a tirar fuori osservazioni interessanti e ampiamente condivisibili, tranne che poi inciampare e perdere ogni lucidità se si affronta la restaurazione putiniana del ruolo della Russia quale grande potenza.
      La sua classica tesi antiamericana e dell’interesse, anzi della necessità anche per l’Europa, ad una “bilancia” russa è un classico, il non accettare che oggi come ai tempi dell’URSS, in primis la Russia faccia i SUOI (legittimi) interessi, che però non necessariamente coincidono con quelli europei, è il limite insormontabile nelle analisi del nostro.
      La questione del gas: parla tanto del 30% che prendiamo dalla Russia, ma non del 70% che prendiamo da altre fonti. E poi ci conviene veramente aumentare la dipendenza da un solo fornitore? Quindi oltre che preoccuparci nell’immediato del rubinetto ucraino (che a questo punto ci converrebbe averlo in casa che non da qualsiasi altra parte…) gli sforzi europei nel settore energetico dovrebbero essere volti a DIMINUIRE quel 30% non a mantenerlo o peggio ancora ad aumentarlo.
      Seconda cecità ideologica: l’acritica accettazione della politica revanscista putiniana come l’UNICO mezzo per riportare la Russia al ruolo di indispensabile partner nel contesto internazionale e l’acritica attribuzione ad essa della difesa degli interessi europei (e di tutti i popoli angariati dai cattivissimi yankees).
      Io sono di quelli che considerano i deliri di onnipotenza di Putin dei travestimenti di una politica di sviluppo economico e politico che la Russia necessiterebbe per conseguire, per riprendersi, il ruolo internazionale che le competerebbe. Purtroppo Putin assomiglia sempre più al secondo Mussolini, quello della conquista dell’impero, che, per l’appunto, da sanzioni in guerricciole trascinò il suo regime e l’Italia nel baratro della guerra mondiale.
      Ogni commento alle bugie del “terzo” del Cremlino è superfluo…

  10. Penso che la manifestazione di oggi a Mosca contro l’intervento militare putiniano in Ucraina ha smontato l’assioma di una Russia bovinamente schierata e compatta a fianco del lider maximo,
    Adesso bisognerà vedere se Putin sarà costretto ad accelerare i tempi non solo per le conseguenze delle sanzioni, ma soprattutto perché non si può permettere altre “smagliature” interne. Purtroppo l’intensificarsi delle violazione del cessate il fuoco da parte dei russi non promette nulla di buono.

  11. Aspettavo un commento sulla manifestazione di oggi a Mosca.
    Oggi a mosca 50000 scrivo cinquantamila secondo le fonti dei manifestanti,hanno manifestato per la pace in ucraina e c’erano tutti dai gruppi ultra nazionalisti ,agli ucraini, dalle bandiere del Donbass, all’opposizione di Putin.
    Grande esempio di democrazia se qualcuno pensa che in Russia ci sia una dittatura è stato smentito anche chi è contro Putin come scrive Lei può manifestarlo…comunque direi che 50.000 persone su 145.000.000 milioni non sono molti, però è vero non tutti dalle sperdute lande russe può andare a manifestare a Mosca allora Le dico che la sola Mosca fa 12.000.000 di abitanti…quindi vede che non sono poi molte 50.000 persone, quindi se uno sparuto gruppo di persone manifesta non mi sembra un evento eccezionale.
    Molte persone in Italia sono contro Renzi e manifestano ma non sono la maggioranza, molti in USA sono contro Obama e allora, non tutti la pensano uguale ma da qui a dire che la Russia ha smagliature interne ne passa.
    Pensi che la leadership di Putin è in continua ascesa mentre quella di Obama è in crollo verticale la più bassa che un presidente americano abbia mai avuto.
    Perché non scrive cosa farà Obama per recuperare le “smagliature interne”?

    • Gent. Alberto

      mi intrometto perché è un discorso intrigante. La mia opinione, che vale quel che vale, è che in Ucraina e in Russia “democrazia” sia solo una parola. In entrambi i paesi c’è una forma incompiuta e insufficiente di democrazia. Ne conviene? Non bastano le elezioni ma è necessario un reale bilanciamento dei poteri a fare una democrazia, oltre che un sistema dei media completamente indipendente. In Russia il presidente detiene nelle sue mani gran parte del potere, il parlamento è un organo quasi “vuoto” e la magistratura è molto influenzata dal Cremlino. La stampa, infine, subisce varie forme di intimidazione. Non bastano le elezioni e le manifestazioni per essere una democrazia. Certo la Russia non è una dittatura, e sbaglia chi lo dice. E’ una “democratura”, una forma autoritaria e plebiscitaria di democrazia. In Ucraina vale lo stesso, dal mio punto di vista, anche se possiamo dargli ancora un po’ di tempo per vedere le reali intenzioni (c’è una guerra, e non aiuta…). Ma non sono ottimista.

      Poi io sono un “purista”, un democratico radicale, una roba così. Per me la democrazia è o non è, non esistono forme intermedie. Sono un passionale, non un politologo, ma capisco la necessità dei politologi nel cercare sfumature e nel categorizzare. Hanno ragione loro, credo. Tuttavia, dal mio punto di vista, anche l’Italia è una democrazia sui generis – i media sono troppo influenzati dal governo – e la magistratura ha subito limitazioni procedurali che, se non ne intaccano l’indipendenza, certo bene non fanno. E rincaro la dose: quando l’Italia avrà un parlamento monocamerale e una legge elettorale sbilanciata verso la maggioranza (come è nelle intenzioni) allora la frittata sarà fatta. Si potrà andare a manifestare quel che si vuole, poi, ma a che servirà?

      E insisto: serve qualcosa ad Atene andare a manifestare contro le misure di austerità imposte dall’Unione Europea e dal FMI? Non serve, perché il governo ha firmato, è vincolato, e non è più padrone della sua economia. Quindi, anche volesse, non può fare nulla. Poi sì, certo, questo governo è stato eletto democraticamente anche se, ricorderà, si è dovuto votare due volte per eleggerlo. Una battuta: si vota finché non si vota giusto?

      Ma ho molto deviato dal discorso, mi scuso. Un saluto

      Matteo

      24

      • Buongiorno Matteo,
        grazie per il suo intervento reputo molto interessante vede la mia era una provocazione di dire ‘vedete come sono democratici’ ma forse neanche molto….
        Perché come dice Lei di democrazie in senso stretto nn credo ce ne siano, nel mondo.
        Una provocazione perché nn sopporto il modo di fare da primi della classe dell’occidente e in particolar modo degli Usa, che dall’alto dalle loro ‘democrazie’ bacchettano tutti gli altri, ovviamente, solo se il governo di turno nn gli fa comodo.
        In occidente e in Italia come dice Lei nn c’è democrazia nel senso puro del termine, i media come dice sono controllati dai grossi gruppi e per avere notizie piu’ o meno veritiere bisogna andarsele a cercare, ma il grosso della popolazione, per tempo, comodità, cultura, disponibilità si fa imbesuire dai tg di Rai e Mediaset, da Repubblica o dai giornali della famiglia Elkann vedi Corriere e Stampa, che devono necessariamente raccontare le loro verità.
        Oggi a rai news 24 hanno detto che i Russi nn hanno potuto vedere migliaia di persone che manifestavano contro Putin,,, cosa falsa perché io ho visto le immagini identiche sui canali russi vede che balle raccontano?
        Anche 50.000 persone che protestano su 145.000.000 di russi e 12.000.000 di moscoviti ci devono raccontare, come fa qualche lettore, che Putin è in difficoltà….ma quale difficoltà?
        Ci dicono che in Crimea gli abitanti soffrono…..io ho parenti che mai stati così contenti, e tutti sono felici , certo i prezzi si sono alzati ma anche le pensioni!!!
        Poi quale annessione, nel 1954 nessuna democrazia occidentale si è scanadalizzata per l’annessione della crimea da parte dell’ucraina, ah gia vero Kusciov se l’era regalata!!!
        In Russia secondo me forse faranno anche le stesse porcate che fanno le grandi ‘democrazie occidentali, ma hanno un grosso difetto sono ‘grezzi’ e ‘grossolani’, non per niente vengono definiti Orso; mi spiego le persone che nn fanno comodo magari le incarcerano, si arricchiscono a spese dello stato in modo spudorato, vedi i grandi oligarchi, i ma basta che nn vai a toccare il potere politco poi fai cosa vuoi, media il parlamento sono in mano a Putin, lui è il padre padrone.
        Ma in primis a moltissimi va bene così, secondo crede che da noi sia molto diverso?
        In occidente siamo molto piu fini e smaliziati nn si fa nulla alla luce del sole, e si maschera molto bene, cosa ne pensa della giustizia ad orologeria sui Berlusconi, (badi e non sono Berlusconiano) o adesso su Renzi?I casi di wikileaks?Gli spionaggio americani ai danni di parter europei?
        007 in germania?
        Etc etc
        Sicuramente avrà letto Gene Sharp, non sono bugie ma è pura verità e viene applicato sistematicamente, ci si insinua con eleganza democratica in quei governi che non piacciono in base a convenienze per farli cadere , poi dicendo che si esporta la democrazia…..
        Perché nn esportano la democrazia in Arabia Saudita o in Kuwait, dove le donne non possono votare, guidare l’auto etc….ma la esportano in Siria perché Hassad, nn gli fa comodo?
        Oppure in Ucraina dove la Nuland disse abbiamo stanziato 5 milioni di dollari per dare al popolo ucraino il futuro che merita, la stessa che disse democraticamente ‘fuck the Ue’.
        In Iraq abbattono il regime di Saddam perché ha le armi chimiche poi grossa bugia, il nostro segretatio della Nato Rasmussen a giurare e spergiurare.
        In Libia abbattono il regime di Gheddafi, perché non gli faceva comodo, dichiarano una no fly zone, perché ha mandato due scalcianti aerei a bombardare i ribelli,( in ucraina invece andava bene la no fly zone nn si doveva fare mentre l’aviazione ucraina bombardava ribelli e civili), e poi in barba ai mandati Onu intervengono con una coalizione per destituirlo….adesso i risultati della Libia sono sotto gli occhi di tutti bella cosa han fatto!!
        Come vede le grandi democrazie occidentali si permettono di bacchetare la Russia per la sua non democrazia ma alla fine sono forse uguali ma mio avviso anche peggio.
        Ma si sa l’Inghilterra e gli Usa non sono orsi, non per niente son dipinti come Leone e Aquila, molto piu’ fini, eleganti ed infidi ma altrettanto predatori e pericolosi quanto e piu’ dell’orso.
        Lei dice che Putin detiene il potere nelle sue mani e in occidente chi lo detiene io e Lei?
        Non credo proprio….sa che sulle nostre teste e quelle dei miei e suoi figli stanno decidendo NEL COMPLETO ANONIMATO di firmare un accordo di libero scambio tra europa e usa?
        Lo sconosciuto TTIP Transatlantic Trade and Ivestiment Partnership, crede che lo facciano per aiutare il vignaiolo del piemonte o il calzolaio sotto casa?
        Sa che nessuno puo’ leggere cosa comporta e che nelle ‘reading room’ a Strasburgo, nessuno puo’ entrare con telefonini, macchine fotografiche carta penna e calamaio?
        Per evitare che possa divulgare alcunché e ci si può stare solo due ore….poi tempo scaduto!
        Nessuno deve sapere gli accordi commerciali che le grandi multinazionali americane stanno decidendo.
        Tutto viene fatto per eliminare le barriere doganali , dicono, ma ben piu’ importanti sono le barriere non tariffarie cioè le regole su salute , materia di lavoro, inquinamento, quindi nessun paese potrà con le proprie leggi opporsi perchè altrimenti sarebbe giudicato da un arbitrato internazionale, e condannato!
        Sappiamo che le regole europee sono piu’ rigide di quelle americane, ma questo sarà scavalcato!!
        La Monsanto proprietaria delle mele del trentino sta causando la morte di milioni di api con insetticidi a base di nicotina, ma nessuno viene informato.
        Questo sarà a tutto vantaggio delle grosse multinazionali nn certo per il produttore di bufale del Casertano, o del produttore di grana della romagna.
        Tutto questo è democrazia?
        Vede quello che è stato fatto in Ucraina è una mera porcata…hanno innescato una miccia per creare il problema perché faceva comodo così; agli amercani degli ucraini non frega un bel fico secco, hanno solo interesse economico, per i Russi invece è molto diverso quel paese significa molto di più, sono dei fratelli, non puoi pensare all’Ucraina senza pensare alla Russia e viceversa.
        Ha distrutto tutto, sa che ci sono milioni di famiglie con parenti russi o ucraini al di la e al di qua delle frontiere?
        Sa che ci sono fratelli e sorelle che non si parlano piu’, e che si accusano vicendevolmente di essere un aggressore e l’altro un nazista?
        Questo non l’ha scatenato la Russia…Yanukovic era un filorusso, ma Poroschenko lo è altrettanto era compromesso uguale col Partito delle Regioni di cui faceva parte, allora è stata una rivoluzione democratica per l’europa?
        Ha sentito le parole del sindaco di Kiev l’ex pugile, che in una conferenza a Berlino ha chiesto Know how ai Berlinesi su come costruire un muro tra Russia e Ucraina??Ridicolo…hanno instaurato una classe dirigente in Ucraina che è ben peggiore della precedente solo che faceva comodo.
        In europa, a prescindere che possa essere d’accordo, qualcuno ci ha chiesto se volevamo avere l’euro?far parte della nato? No nessuno i nostri rappresentanti hanno deciso per noi. Ci hanno chiesto se applicare o nn applicare le sanzioni alla Russia?Gli industriali europei in massima parte nn sono d’accordo, pure i piu’ oltranzisti Baltici e Polacchi erano contro.
        Qualcuno ci chiederà se è giusto che per assumere piu’ persone bisogna far si che il datore di lavoro possa licenziare di più e meglio?
        Certo è ovvio nn si puo’ fare un referendum per ogni cosa altrimenti si paralizza un paese, ma la democrazia esiste solo sulla Treccani…e nella canzone di Gaber L’America.
        Mi scuso per essermi dilungato anche andando fuori tema….e grazie per avermi scritto.

        Cordialmente

    • La vera cartina di tornasole del grado di democrazia in Russia non è ovviamente che Putin ha “permesso” la manifestazione a Mosca, ma il fatto che due giorni fa la polizia russa ha sgombrato e chiuso la sede dell’associazione dei tartari in Crimea senza dare alcuna spiegazione, ed un rappresentate della stessa comunità è stato fermato e privato del passaporto impedendogli di partire e partecipare ad una conferenza promossa dall’ONU sulle condizioni delle minoranze etniche.

  12. Dimenticavo dove c’è più democrazia in Russia o a Kiev?
    A Kiev si potrebbe fare oggi una manifestazione con bandiere Russe con la scritta gloria alla Russia ?
    A mosca si è fatta con bandiere Ucraine e con scritte gloria all’Ucraina e sbaboda Ucraina con buona pace per tutti i detrattori di Putin e della Russia.

    • Mi scusi, ma la differenza è che evidentemente a Mosca ci sono russi che ritengono di manifestare con bandiere ucraine, mentre a Kyiv ben pochi hanno ragioni per farlo con bandiere russe.

      • Questo lo dice Lei lo chieda a chi manifesto ad Odessa che fine a fatto, o chi cercava di festeggiare la vittoria sul nazifascismo della seconda guerra mondiale a Kiev..

      • A Kiev semplicemente verrebbero uccisi. Se non l’hai ancora capito l’Ucraina è in mano a bande paramilitari che fanno il bello e il cattivo tempo. Pravy Sektor si è permessa di minacciare Poroshenko di fargli fare la fine di Yanukovic. Il “presidente” ucraino non ha nemmeno osato replicare. Lo stato ucraino non esiste più, la polizia è totalmente corrotta e l’esercito è stato annientato quasi completamente nel Donbass. I paramilitari ormai non hanno più ostacoli, stanno solo aspettando il momento giusto per fare la loro “marcia su Kiev”.

  13. …ah mi scusi non possiamo chiederlo più a loro dobbiamo chiederlo ai loro parenti!!!

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