In silenzio osservano consapevoli e inermi un disastro annunciato. Il fiume si diverte, si finge un mare agitato, gioca a calcio con qualche albero strappato chissà dove. I turisti ignari pensano ma quanta acqua sta città quà, i contadini non piangeranno per la siccità. Quelli, invece, si disperano: non sarà il sole il loro vandalo, stavolta. L’acqua è come l’amore, poca o troppa, mai a metà, brevi gioie, tremendi danni. E’ un martedì di giugno nel mezzo dell’Europa, nessuno ride e c’è il silenzio di quando è appena nevicato”.
E’ la piena del Danubio nelle parole di chi, a Budapest, guarda il grande fiume salire pericolosamente. Lo stato d’emergenza è stato dichiarato dal premier ungherese Viktor Orban: la pianura magiara rischia di finire sott’acqua. Diverse città dell’Europa centrale sono in allarme oggi e stanno cercando di attrezzarsi per minimizzare i danni della grande piena in arrivo. Intanto sono dodici i morti, il bilancio delle vittime del matempo che ha colpito l’Europa centro-orientale aumenta di giorno in giorno. La piena del Danubio incombe anche su Vienna, la capitale austriaca, oggi in stato di massima allerta: questa mattina la portata del fiume più grande d’Europa era di 10.500 metri cubi al secondo, laddove il sistema di canalizzazione riesce ad assorbirne fino a 14.000, livello che però non dovrebbe essere raggiunto. Ieri diverse regioni alle porte di Vienna sono state inondate, così come numerosi ristoranti e locande situati sulle sponde del Danubio, lungo una delle ciclabili più frequentate d’Europa. Sul Danubio la navigazione fluviale resta vietata. E’ allarme anche per una diga che si trova un’ottantina di chilometri a nord di Vienna, che rischia di cedere. Quattro paesini vicino alla città di Krems sono minacciati e i vigili del fuoco hanno evacuato circa 2000 abitanti.
E poi c’è Praga che alza le barricate per difendersi dalla piena della Vltava, già esondata nella città bassa e che ora minaccia il centro storico della capitale boema. Un ospedale in provincia è stato evacuato. Già quattro le vittime in tutto il Paese. A Bratislava è ancora il Danubio a far paura: il livello delle acque è salito stamani a 8,5 metri, il doppio del valore normalmente registrato. Grazie alle barriere erette ieri, finora non sono stati segnalati danni e non si è proceduto ad evacuare i residenti locali. La piena del fiume dovrebbe arrivare nella notte da mercoledì a giovedì.
L’Elba ha invece allagato Usti nad Labem, città boema al confine con la Germania, e nella vicina Halle migliaia di tedeschi hanno dovuto lasciare le loro case. Ora il fiume minaccia Magdeburgo e Dresda ma sono tutta la Turingia e la Sassonia a essere a rischio. E il Danubio fa ancora paura anche a Passau, città “fantasma” dopo che la piena cerca di tornare alla normalità.
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Foto Reuters