È stata una campagna europea emozionante quella intrapresa dalle tre compagini di Cipro qualificatesi per i vari turni preliminari di Champions League ed Europea League. Imprese riuscite, reti segnate nei minuti finali di gioco, ma anche imprese sfumate.
Durante la passata stagione era stato l’APOEL Nicosia a conquistare l’A’ Katīgoria, la massima divisione del campionato cipriota. Per la compagine della capitale è stato il venticinquesimo trionfo, il quinto negli ultimi sei anni, oltre che lagaranzia di partecipazione al secondo secondo turno preliminare di Champions League. Qualificata per il terzo turno preliminare di Europa League, invece, l’Apollōn Lemesou del portoghese Pedro Emanuel, grazie alla vittoria nella Kypello Kyprou, la coppa nazionale cipriota. Al primo turno preliminare di Europa League, invece, l’AEK Larnaca in virtù del secondo posto in campionato e l’Omonia quarta in virtù della finale di coppa persa contro l’Apollōn.
L’APOEL è senza dubbio la squadra cipriota più popolare all’estero. Nata nel 1926 come simbolo sportivo dei greci di Cipro, oltre ad essere la squadra più titolata dell’isola è stata anche la seconda dopo l’Anorthosis a qualificarsi alla fase a gironi di Champions League. Correva la stagione 2009/10 quando i capitolini ben figurarono nel girone di ferro composto da Chelsea, Porto e Atlético Madrid, concludendolo al quarto posto solamente a causa del goal segnato a Nicosia dai madridisti.
Leggendaria fu invece la campagna europea 2011/12, stagione nella quale i greci di Cipro conquistarono i quarti di finale di Champions League contro il Real Madrid, trascinati dalla coppia d’attacco composta dal brasiliano Aílton e dall’argentino Esteban Solari, fratello dell’ex madridista Santiago. Primi nel girone con Zenit, Porto e Shakhtar Donetsk, vincenti agli ottavi di finale contro l’Olympic Lione ed eliminati dai Blancos di José Mourinho.
Il secondo turno preliminare è stato agevole per i ragazzi di Thomas Christiansen, giunti al novantesimo anno di storia ed impegnati contro i modesti gallesi di The New Saints, vincitori della Welsh Cup nella passata stagione. Pareggio a reti inviolate a Park Hall e perentorio successo con il risultato di 3-0 nel ritorno a Nicosia. Ma è nel terzo turno preliminare che i ciprioti hanno regalato un trionfo al cardiopalma ai loro tifosi. Avversario di turno era il Rosenborg, squadra più titolata di Norvegia e fresca autrice del dobbel, ovvero la conquista di campionato e coppa nazionale.
All’andata al Lerkendal Stadion sono stati i Troillongan a imporsi in casa grazie al risultato di 2-1, con i ciprioti appesi alla rete della speranza da parte del centrocampista Efraim. Al ritorno arriva il capolavoro, con tre goal segnati a tempo scaduto: prima il centrocampista offensivo Gianniotas, poi l’ala brasiliana Vander e infine il mediano argentino Tomás De Vincenti. Adesso tra i ciprioti e la fase a gironi rimane solamente il Copenaghen, già eliminato nel 2009 ai preliminari in occasione della sua prima qualificazione ai gironi.
Grande impresa anche dell’AEK Larnaca del tecnico basco Imanol Idiakez. Primo turno tutt’altro che proibitivo contro i sammarinesi della Folgore, vincitori del double durante la passata stagione e liquidati con due successi per 3-0 e 1-3. Secondo turno non troppo impegnativo contro i nordirlandesi del Cliftonville, campioni in carica della Northern Ireland Football League Cup. Qualificazione ipotecata durante la sfida d’andata a Belfast, caratterizzata da una vittoria al cardiopalma: doppio vantaggio per i Reds e rimonta nel secondo tempo per i ciprioti, concretizzata dalla rete del centrocampista spagnolo Joan Tomás.
Infine, al terzo turno, un avversario blasonato ed ostico come lo Spartak Mosca di Dmitrij Aleničev. Il pareggio dell’andata a Cipro, agguantato dal brasiliano André Alves, imponeva ai ragazzi di Idiakez di cercare il risultato nella sfida all’Otkrytie Arena. Partita tesa in Russia, risolta clamorosamente ad un minuto dalla fine dall’ala macedone Ivan Tričkovski. Una rete che permette agli isolani di potersi giocare la fase a gironi di Europa League contro i cechi dello Slovan Liberec.
Impresa sfiorata invece quella dell’Apollōn Lemesou contro gli svizzeri del Grasshoppers, squadra più titolata di Svizzera (27 campionati e 19 coppe nazionali) e reduce dal quarto posto nella precedente Swiss Super League. Nella sfida d’andata al Letzigrund Stadion di Zurigo i ciprioti hanno risposto al vantaggio svizzero con la rete dell’attaccante ivoriano Abraham Guié Gneki, subendo però la rete del definitivo 2-1 a tempo scaduto da parte del terzino Numa Lavanchy.
Gara pazza al ritorno: negli ultimi venti minuti i ciprioti si portano in vantaggio, venendo raggiunti dopo quattro minuti e conquistando i supplementari grazie alla rete dell’ala Fotios Papoulis a tre minuti dalla fine. L’ivoriano Guié Gneki illude gli isolani con la rete del momentaneo 3-1, facendo esplodere lo Tsirion Stadium. Tuttavia, i ragazzi di Pierluigi Tami ipotecano i playoff di Europea League con due reti nei restanti minuti di gioco dei supplementari.
Infine, avventura finita anche per l’Omonoia di Nicosia. Qualificatasi al primo turno preliminare grazie alla finale di Kypello Kyprou raggiunta ed alla qualificazione già conquistata dai vincitori dell’Apollōn, la sua avversaria non era sicuramente delle più ostiche. Eliminati agevolmente gli armeni del Banants, vincitori della passata coppa d’Armenia, al secondo turno l’avversario era il Beitar Jerusalem di Ran Ben Shimon. Israeliani terzi nell’ultimo campionato israeliano, ma orfani dell’attaccante australiano Nikita Rukavytsya, capocannoniere della squadra durante la precedente stagione, trasferitosi al Maccabi Haifa. Sconfitta per 1-0 al Teddy Stadium di Gerusalemme, vittoria solamente per 3-2 a Nicosia. Alla fatale doppietta del talentuoso Omer Atzily ha provato a rispondere all’81’ l’attaccante Onisiforos Roushias, regalando gli ultimi minuti di speranza ai suoi tifosi, vanificati però dal risultato finale.