L’Austria-Ungheria non esiste più come entità statale da quasi un secolo, però il concetto culturale e politico di Mitteleuropa continua ad essere protagonista. La regione mitteleuropea infatti è sempre stata centrale nel dibattito storico, politico e diplomatico dell’Europa. Una centralità mai del tutto sopita nonostante le rotture storiche e le divisioni sancite dalla nascita della “cortina di ferro”. Il futuro dell’Europa si è quindi spesso giocato qui dove controversie internazionali e mediazione politica hanno fatto il bello ed il cattivo tempo del continente stesso. Oggi, dopo che per alcuni anni l’attenzione si era affievolita, l’Europa centrale torna con forza al centro del dibattito, suscitando riflessioni sul rilancio del ruolo del Gruppo di Visegrad, sulle risposte fornite alla crisi migratoria e sui burrascosi rapporti con la Russia.
Simbolo della Mitteleuropa in Italia è più che mai la città di Gorizia che sotto il dominio austriaco era considerata la “Nizza asburgica” e si apriva allo sviluppo economico ed alla contaminazione culturale. Proprio a Gorizia dal 26 al 28 Novembre si terrà un Convegno internazionale dal titolo “Cultura Mitteleuropea e diplomazia nell’età contemporanea. Da Vienna a Dayton”.
Il Convegno intende effettuare una riflessione su quello che lo “scacchiere mitteleuropeo” ha rappresentato nella storia europea, soffermandosi in particolare sulle pratiche di mediazione del conflitto analizzate attraverso gli avvenimenti storici di continuità e rottura presenti nell’aerea. Non a caso nel 2015 cadono numerose ricorrenze storiche: dal Congresso di Vienna (1815) al Patto di Londra (1915), passando attraverso gli anniversari della fine della seconda guerra mondiale (70°), della Conferenza di Helsinki che creò l’OSCE e del Trattato di Osimo (1975), per arrivare fino al ventennale dagli Accordi di Dayton.
L’organizzatore dell’evento sarà l’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei, un’istituzione nel campo delle ricerche e delle divulgazione del paradigma mitteleuropeo in Italia. I lavori del Convegno (qui il programma dettagliato) si divideranno in differenti sessioni. In quella di venerdì mattina intitolata “Da Vienna a Berlino 1915-1989. Ricerca di un equilibrio europeo”, si analizzeranno e compareranno gli eventi storici hanno coinvolto l’area. Dalle mai solute questioni nazionali alla crisi dei profughi fra Austria e Ungheria del 1989, sulla quale relazionerà Imre Toth Direttore dei Musei di Sopron.
Nel pomeriggio invece la sessione “Ricerca di un’intesa comune” ha l’obiettivo di discutere esempi e pratiche di diplomazia, mediazione e negoziato. Si terrà con la collaborazione dell’Istituto per la Ricerca sul Negoziato e vedrà la presenza fra gli altri di Francesco Bascone, già Ambasciatore italiano in Iugoslavia; Georg Meyr coordinatore del Corso in Scienze Internazionali e Diplomatiche dell’Università di Trieste; con un’intervento finale del giornalista Demetrio Volcic, storico corrispondente della RAI da Mosca.
Sabato 28 novembre la giornata di studi si concentrerà invece sulla pratiche di diplomazia locale con una tavola rotonda sui progetti di cooperazione transfrontaliera fra Gorizia e Nova Gorica, sulla questione del confine e sull’idea di una Gorizia non più divisa ma ponte per la cooperazione all’interno di una nuova idea di Mitteleuropa.