Manoscritto trovato a Saragozza
di Jan Potocki
a cura di Roger Callois
Adelphi 1965, 10 ed.
euro 16
pagine XXXII-255
Paragonato dalla critica al Decamerone per il suo carattere d’intrattenimento, ecco un’importante opera della letteratura europea parzialmente avvolta nel mistero. Il suo autore, aristocratico polacco tra ‘700-‘800, fu uomo di “multiforme ingegno”. Viaggiatore instancabile tra oriente e occidente, etnologo, occultista, storico e attivista politico. Tutte esperienze confluite in questo romanzo nero-fantastico a cui lavorò fino al suicidio nel 1815. Sotto forma di diario, il giovane ufficiale vallone Alphonse van Worden racconta il suo viaggio attraverso la Sierra Morena nel 1739 per raggiungere il suo reggimento di stanza a Madrid. Un testo denso, fatto di intrecci e infiniti “romanzi nel romanzo” che confondono e affascinano il lettore in egual misura. Il confronto-scontro tra le tre grandi religioni monoteiste, zingari carismatici, il Nuovo Mondo, assassini, magie e seduzioni, complotti, lezioni di geometria. Una trama avvincente, dallo spiccato sapore picaresco.
Voto: 8,5