Eroe, e non criminale

CROAZIA: Da Gotovina a Sanader: la Croazia si rifà il look?

Venerdì 16 novembre. I generali Ante Gotovina e Mladen Markač sono stati liberati. La „Domovinski rat“ (guerra patriottica) è finalmente finita: nessun crimine, nessun colpevole, nessuna ingiustizia, solo “eroi”.

Zagabria e la Croazia ricominciano un nuovo capitolo di storia così, dopo i festeggiamenti „per la liberazione“ e una giornata,  che sembra destinata a diventare una nuova festa nazionale. Qualcuno ha detto „la giornata più bella per essere croati“, e forse, sentenza giusta o sbagliata che sia, questa sarà davvero la giornata in cui finisce un ciclo e ne comincia un altro: addio passato, addio caos balcanico, finalmente Europa.

La sentenza di liberazione dei Generali consacra la voce di parte del popolo croato, quella ripetuta sui cartelli della strada litorale di tutta la Dalmazia, „Heroj, a ne zločinac“, – Eroe, e non criminale. Il sostegno al Generale non è ovviamente unanime, come non lo è stata la sentenza che lo ha „riabilitato“, e ugualmente ci sono molti croati che lo considerano solo un criminale, ma questa giornata sembra aver unito tutti. Dalle istituzioni ai media, dai veterani ai giovani il coro sembra univoco, come quando giocano i vatreni (i giocatori della nazionale): la Croazia ha dimostrato la giustizia delle proprie ragioni e dei propri “eroi”! E’ cosi che la Croazia chiude “ufficialmente” il capitolo della guerra, lasciando però aperte questioni e dubbi, nonché ferite con la Serbia di Nikolić.

Da un lato, la ferita è rappresentata da quegli oltre 1200 civili serbi uccisi e dagli oltre 200.000 costretti alla fuga durante l’operazione Oluja: loro non otterranno mai giustizia delle proprie ragioni e su questo il “nuovo corso” croato dovrà lavorare. Dall’altro lato invece, il nuovo governo croato (SDP), forte di questa sentenza, potrà sfruttare l’occasione per rivedere la sua storia recente e le responsabilità del suo “partito-nazione”, l’HDZ di Franjo Tuđman, assumendosi, come ha già fatto venerdì scorso, le responsabilità per i crimini di guerra.

Altrettanto importante, e altrettanto decisiva per il futuro del paese, è stata la sentenza di ieri (20 novembre), in cui l’ex primo ministro, Ivo Sanader (HDZ), accusato di corruzione e di frode ai danni dello stato, ha ottenuto la pena di primo grado a dieci anni di reclusione.

Arrestato a Salisburgo nel 2010, su mandato di cattura emesso da Austria e Germania, l’ex primo ministro è stato chiamato a rispondere su due casi specifici: il primo relativo al gruppo Hypo Banka, di cui era portavoce; e il secondo relativo all’azienda ungherese MOL (ora INA-MOL). Nella fattispecie, come si legge nella sentenza “Sanader tra il ’94 e il ’95, si sarebbe accordato per crediti ad altissimi tassi d’interesse nel momento in cui il paese non riusciva a trovare banche disposte a concedergli liquidità a causa delle forti difficoltà dovute alla guerra. Sfruttando questa situazione, e la sua posizione di portavoce dell’Hypo nonché di assistente al ministero affari esteri, ha utilizzato il credito per comprare edifici destinati alle ambasciate croate.” Il gruppo Hypo, in altre parole, grazie al ruolo di Sanader, si è aperto un nuovo mercato nella nascente Croazia e per questo avrebbe ricompensato l’ex premier con provvisioni del 5% su ogni credito ottenuto.
Relativamente al caso MOL invece, Sanader nel 2008, già premier, avrebbe ottenuto un premio di 10 milioni di euro per aver modificato contratti d’azione in favore del gruppo ungherese MOL, che avrebbe quindi acquisito fino al 51% delle azioni del gruppo INA (di proprietà dello stato), e che di fatto ha poi portato alla fusione delle due compagnie.

Per entrambi i casi è stata riconosciuta la colpevolezza ed una pena da scontare di 10 anni (3 anni e sei mesi per il caso Hypo, e 7 anni e 6 mesi per il caso MOL), la più alta mai data a un ex capo di governo in Europa, nonchè una multa di 3,6 milioni di kune (500mila euro circa) da restituire al paese entro quindici giorni.

Queste due sentenze, assolutamente slegate tra loro, portano comunque a considerazioni e osservazioni comuni: entrambe, l’una di assoluzione e l’altra di condanna, sono state universalmente (o quasi) salutate con gioia in Croazia, la prima perché ripone la guerra nel cassetto, e la seconda perché manda in carcere chi ha rubato soldi allo stato; ed entrambe sembrano segnare una svolta decisiva per il futuro del paese. La prima chiude “in positivo” le accuse di crimini di guerra al massimo livello giurisdizionale, e la seconda, forse ancor più simbolica, spiana la strada contro la corruzione e i malaffari della politica croata.

Entrambe le sentenze, nonostante i pareri contrari sulle fattispecie da cui fuoriescono, avranno un compito importante: fare in modo che parlando a proposito di Croazia non si parli soltanto di signori della guerra o di uomini di malaffare, ma di un paese che, nonostante un percorso travagliato e talvolta oscuro, entrerà nel “club europeo” senza scheletri nell’armadio. Buona fortuna Hrvatska!

Chi è Giorgio Fruscione

Giorgio Fruscione è Research Fellow e publications editor presso ISPI. Ha collaborato con EastWest, Balkan Insight, Il Venerdì di Repubblica, Domani, il Tascabile occupandosi di Balcani, dove ha vissuto per anni lavorando come giornalista freelance. È tra gli autori di “Capire i Balcani occidentali” (Bottega Errante Editore, 2021) e ha firmato due studi, “Pandemic in the Balkans” e “The Balkans. Old, new instabilities”, pubblicati per ISPI. È presidente dell’Associazione Most-East Journal.

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16 commenti

  1. il mandato di arresto a Sanader è partito dalla Croazia e non da Germania e Austria.
    difatti la settimana dopo l’arresto dall’interpol è stato estradato appunto in Croazia.
    Non mi risulta ci siano altre Nazioni che processano e CONDANNANO il proprio premier.

  2. Allora giusto per correggere l’articolo che prende derive strane:

    l’assoluzione di GOTOVINA è assolutamente trasparente e limpida, sentenza data dal tribunale internazionale dell’Aja e non da un distretto locale croato. Quindi nessun tipo di aiuto, ma solo un vaglio attento delle carte e di tutto quanto raccolto, meticolosamente dall’accusa. Ai serbi chi da giustizia? Che giustizia chiedono non capisco. Hanno avuto la giustizia e non va bene perche non possono farci molto?E che facciamo? Condanniamo lo stesso un innocente, eroe?

    Curioso e divertente che proprio Sanader all’epoca nel 2005 abbia firmato l’ordine d’arresto per Gotovina…. non èdivertente?Non c’è un lieto fine in questo?

    • Giorgio Fruscione

      guarda Marko, l’articolo non voleva mettere in discussione la giustizia o meno della sentenza su Gotovina, anzi io parlo di “responsabilità” e non di colpe. la giurisdizione dell Aja è l unica competente in questo, l ha fatto, e nell articolo ne do atto. quello che invece è più interessante è che questa sentenza ha reso felice anche molti tra coloro che probabilmente dubitano dell innocenza di gotovina, per il semplice fatto che con questa sentenza viene archiviato un periodo rognoso per tutto il paese, e di ciò credimi che ne sono contento anch io (anche se per me esistono dubbi sulla sua totale innocenza)…
      quelle vittime serbe…non penso che abbiano avuto giustizia e quindi credo che la responsabilità nei loro confronti ce l abbia comunque qualcuno…una vittima è sempre una vittima…
      un saluto

  3. . . . kissa’ xke’ tanta gratuita acredine verso un piccolo Grange Paese come la Croazia!!

  4. … ma perchè nessuno dice che gotovina venne arrestato in francia per rapina e altri crimini (non di guerra, crimini normali)? e che ha fatto carriera all’interno della legione straniera francese?

    • Perchè Paul Barril, capo dell’unità antiterroristica francese, ha ammesso di aver inventato sta cosa… E senza questo Francia ha dato il passaporto a Gotovina 1995 e glielo ha rinnovato 2001. Lo avrebbe fatto se fosse un criminale?

  5. Io vorrei scrivere, prima di scollegarmi da queste pagine orrende, al East Journal, per dire che la Croazia come la Polonia che ho visto non so se qui o sulla pagina FB, non fanno parte dell est europeo ma della Europa centrale! Ma si, a voi che ci importa dei fatti 😀

    • Gent. Lettore

      come scritto nel nostro Manifesto, e prego sempre di leggere tutto prima di giudicare: “… parliamo di Europa orientale in senso lato, onnicomprensivo, a solo scopo di semplificazione e rifacendoci a categorie geopolitiche del Novecento che forse andrebbero riviste. L’Europa di cui parliamo è balcanica, mediterranea ma anche quella “mitteleuropa” cara a Ripellino, e quella russa fino a uscire dai confini europei, spaziando per le steppe dello spazio post-sovietico”.

      saluti

  6. Giorgio Fruscione

    in che modo Croazia e Polonia non sarebbero est Europa? “geopoliticamente” parlando lo sono eccome. Se poi le dia fastidio il fatto che rientrare nella categoria “est Europa” possa dar scampo a possibili generalizzazioni, luoghi comuni, stereotipi o eventuali campagne propagantische mi dispiace, ma East Journal cerca sempre di esprimere quante più voci possibile, nell’interesse di un sano reciproco scambio di opinione anche con il lettore, esattamente come stiamo facendo io e lei in questo momento
    un saluto

    • Ma neanche su wikipedia sono paesi dell’est.
      La guerra fredda è finita e insieme la divisione est-occidente.
      Bisogna aggiornarsi ogni tanto.
      E pensandoci bene, Yugoslavia si, era comunista ma non nel blocco sovietico quindi neanche prima se la poteva definire est europeo ma per semplificare andava bene.
      Oggi sia Croazia che Slovenia sono fuori anche dal westbalcan (come sono segnate in alto della pagina qui)
      Giorgio, a me non da fastidio ma Lei (ed EJ) è poco credibile se scrive le cose non giuste
      I dettagli sono importanti

      • è una semplice questione di punti di vista…si ricordi che la Croazia non è solo Zagabria ma anche Osjek Vukovar Vinkovci, che distano pochi km dall “oriente” che lei intende e anzi sono più ad est di molte città bosniache…

        • Beh se vuole metterla così queste città che dice sono al nord rispetto tante città italiane hahaha
          E’ sicuro che queste città ”orientali” siano sul penisola balcanica? 😀

          http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Grossgliederung_Europas.png?uselang=it

          Qui vede che quelle città ”che distano poco dall’oriente” che dice, insieme alle città oltre confine croato, quindi ancor piu orientali, culturalmente appartengono all’Europa centrale.
          Penso che lei abbia qualche problema con la geografia, con la geopolitica (attuale) e con la cultura E penso sia grave per uno che tenta di fare il giornalista Però è divertente 😀

          • è assolutamente più divertente il suo goffo tentativo di slegare la Croazia dall’oriente e dai Balcani…e mi lasci aggiungere: per una pura questione religiosa…
            altrimenti: quei croati che vivono “in oriente” come sostiene wikipedia (grande fonte, devo dire) non fanno parte della “cultura dell’europa centrale” solo perchè vivono in Bosnia??? :D…e poi, cosa centra che sono più a nord delle città italiane?!?!?suvvia, non si vergogni dell’est

  7. comunque, se le piace cosi tanto wikipedia, le rispondo con “la stessa arma” http://it.wikipedia.org/wiki/Penisola_balcanica
    saluti

  8. A me non piace Wikipedia Giorgio, anzi. Ho scritto , più volte, che ANCHE su wikipedia si possono trivare certi dati che lei ignora Ha visto sulla mappa, dal link che ha messo, che alcuni paesi stanno, geograficamente, solo a metà sulla penisola balcanica? E’ quelle città ”orientali” di cui parlava lei non sono sulla penisola balcanica Poi, la mapa, di cui link ho messo io, puo vedere che questi paesi sono anche culturalmente diversi. E un fatto di storia anche perche se alcuni di questi stati sono stati per i secoli sotto dominio bisantino ed altre sotto au è normale che non si sono sviluppate culturalmente allo stesso modo. Per quanto riguaarda la geopolitica la croazia è uscita , sembra, dico sembra perche queste cose cambiano spesso e velocemente, dal west balcan. E non c’è bisogno ”delle armi” non mi piace combattere 😀
    Ora vedo anche suo post precedente. No, non ci siamo, cioè Lei non mi capisce, le battute che ho fatte sulle città italiane le ho fatte come risposta alle sue, diciamo, battute. Queste mappe non le ho disegnato io, altrimenti avrei forse messo anche parte della Bosnia&H, quella che faceva parte dell impero au, come lo è, sulla mapa, una parte di Serbia. E di questo si puo discutere. Io, caro Giorgio, non ho proprio niente da vergognarmi, amo tutte le culture,e tutti i popoli… non mi permetterei di offendere mai dei sentimenti di qualcuno
    Perlomeno non gratuitamente

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